giovedì 15 ottobre 2020

E, AD UN CERTO PUNTO, ARRIVA

Un po’ ce lo si aspettava tutti. Che con l’autunno, l’inizio delle scuole, i mezzi pubblici quasi pieni, lo sport, la vita che riprende, l’entusiasmo di riprendersela, sarebbe successo. Però quando, alle otto di sera, arriva la telefonata della mamma di Potts.’Ciao XX, velocissima: nella classe di Potts e della microba c’è un caso positivo di covid. Domani non vanno a scuola e poi aspettiamo indicazioni del servizio sanitario’, la consapevolezza deflagra in tutta la sua feroce realtà. La consapevolezza di una malattia che non è più solo sentita in tv, a cui stiamo attenti ma che non ci ha ancora toccato da vicino. Nella sua classe, però, ora. Abbastanza vicino, in effetti.

La microba è un po’ spaventata, si sospetta per un immediato pensiero ai pranzi alla ‘Taverna della nonna’ e la necessità di salvaguardare la nonna MM, che lei frequenta con gioia - e rigore, mascherina per tutti - a pranzo e nei prolungati dopopranzo di attività insieme, per lo più a base di giardinaggio, cucito e altre meraviglie. Più tardi, il fatto di togliere la sveglia per il giorno dopo, godere di un insperato giorno di vacanza, la consapevolezza che è proprio restando a casa in isolamento fiduciario che lei fa parte dell’esercito anti-covid e diventa quasi un’eroina sembrano aver portato un po’ di tranquillità in questa serata di iniziale smarrimento.

Domani si rimane a casa, e questo sarà facilmente per la settimana successiva. Non si sa bene quale sia l’impatto: tampone si, tampone no e chi lo decide. Didattica a distanza, forse, a partire da quando. I familiari?

Qualche certezza, invece, c’è già. La prima è che la Cresima, prevista tra due giorni, salterà gambe all’aria. Pare sia escluso la si possa celebrare in modalità SAD (sacramento a distanza), ma una parziale soluzione pare essere la possibilità che tutti i sacerdoti, e non soltanto il vescovo, la possano celebrare. Magari è solo rimandata di un paio di settimane. Nel frattempo si assiste alla riconfigurazione di un week end oggettivamente denso denso, in cui la cucciola grande aveva rinunciato alle gare regionali di cavallo causa Cresima, che non ci sarà lei ancora non si capacita (‘Stai scherzando, vero?’ Alla notizia dell’isolamento microbo.) La cucciola di mezzo ha il sabato e la domenica entrambi impegnati dall’esame di inglese, il campus di pallavolo e chissà che altro, tutto in attesa di capire se e come le procedure anti-covid impatteranno la fitta programmazione.

La microba chatta con le compagne ammalate, gioca serena e va a dormire, forse un po’ meno spaventata. Risulta chiaro come questa pandemia sia argomento dei giovani, rei ragazzi, dei bambini a cui si è chiesto e si chiede un senso di responsabilità profondissimo.

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