giovedì 17 marzo 2022

CODA DI PANDEMIA

62 messaggi whatsapp in un tempo inferiore alla settimana - molto inferiore, per esempio due ore - negli standard di XX si traducono in ‘È successo qualcosa di parecchio rilevante’. E infatti. La chat è quella degli amici del liceo, XX guarda i messaggi di sfuggita e capisce che li deve leggere con attenzione concentrata, per discriminare le informazioni rilevanti dalle spassose battute. In breve, qualche giorno prima si sono visti a cena, in sei, lei compresa. Quattro dei sei sono risultati positivi al covid. Chi senza sintomi, che con raffreddore, chi un po’ ko. 

Il sottile dettaglio è che XX è in trasferta in Francia e non ha nessuna voglia di rimanere bloccata all’estero causa covid, suo o di altri, ancora una volta. Così, con il naso che cola, rimanda gli appuntamenti in ufficio, resta in hotel fino a quando non arriva il momento di andare all’aeroporto, sbaglia terminal e percorre due chilometri di Roissy giusto per tenere un basso profilo, dissimula gli starnuti, dichiara il falso relativamente all’essere stata in contatto con positivi da meno di due settimane e sbarca a Milano, dove sperando di non avere la febbre cerca di nascondersi, naturalmente invano, dietro un gruppo per evitare la rilevazione della temperatura.

Il raffreddore si fa più manifesto, al secondo starnuto il linguaggio del corpo del tassista le dice che lui vorrebbe tanto sbatterla giù dal tassì, lei e i suoi pericolosi starnuti, e finalmente arriva a casa.

Giusto con un minuto di tempo per collegarsi ad una sessione pratica di un corso europeo. Il naso le cola sempre di più, lei spegne la telecamera e il primo quarto d’ora di corso lo passa a infilare un bastoncino nel naso e aspettare il risultato del tampone domestico. Dopo la Norvegia, sono tutti professionisti. Due lineette. Positività indubbia. La sessione del corso finisce, lei rimette la mascherina, il cappotto e dal balcone parla con YY per organizzare la casa nella nuova realtà. Il cruccio principale è per le ragazze, sempre a pensione a pranzo alla taverna della nonna MM. XX suggerisce che facciano un test e Bingo! anche la microba è positiva. La casa ha bisogno di nuove regole e nuovi assetti. 

Così due stanze diventano off limits, regno indiscusso di covid e tamponi positivi, luoghi dove si può starnutire senza vergognarsi e saranno l’unico mondo accessibile a microba e XX. YY recupera due magliette, un po’ di biancheria e la divisa della pallavolo e si installa per la notte, e quelle a seguire, sul divano. Alle ragazze, a parte la microba, poco cambia, in effetti: sempre dietro una posta chiusa, ora hanno un ottimo motivo per farlo

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