mercoledì 16 marzo 2022

IL PRESIDE IN PIGIAMA

Saranno settant’anni che il liceo classico delle due cucciole forma generazioni dì pensatori, parlatori e cittadini del mondo, compresa la nonna MM. La scuola non è mai stata nota per l’inclinazione alle proteste. Eppure lunedì sera, è quasi mezzanotte, XX è via in una delle rare trasferte europee, e si scatena la richiesta: ‘possiamo dormire a scuola?’

‘In che senso?’

‘Nel senso che la scuola è occupata e va presidiata se no tutte le mattine bisogna occupare di nuovo.’

La questione è nuova per XX e YY che nella loro gioventù mia si sono trovati tra i sacchi a pelo nei corridoi del liceo.

Si discute online, il giorno seguente, si cerca di sondare la motivazione - non sembrava essere mai emersa prima una particolare coscienza civile cucciola, in passato - si elabora la questione dell’alternanza scuola lavoro e alla fine ok, sembrano avere qualche idea, se non proprio solida, almeno chiara. Così la mattina si alzano alle cinque, occupano la scuola, qualsiasi cosa questo voglia dire, estorcendo le chiavi al preside. Il quale preside, narrano le cronache, nelle notti seguenti pur di non lasciare i locali storici in balia della gioventù pare si aggiri per i corridoi in pigiama tentando di mettere silenzio.

Ora, non si sa bene tutto questo dove porterà per l’alternanza scuola lavoro. Per ora discutono di guerra, impastano focacce e dormono nei sacchi a pelo in corridoio, in compagnia del preside in pigiama.

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