Così, in una cena al femminile dopo la gara di arrampicata, affollata e felice e gioiosa e soprattutto tarda, la conversazione sulla giornata suona più o meno così:
‘Ah, oggi la prof di tecnica ci ha fatto fare yoga. Ma non proprio yoga con gli esercizi (pazienza che XX le chiami asana, o posture, da vent’anni).’
‘No? E com’era allora?’
‘Mmh, era più un…”Massaggiatevi la fontanella”.’
‘Massaggiatevi la fontanella?’
‘Si, così l’energia resta nella mente e ci alleggerisce dai pensieri.’
Curiosa interpretazione, probabilmente a sua volta tradotta in linguaggio microbo.
Nel frattempo, al liceo classico…
‘Ah, oggi ho vinto due euro e quarata. A poker.’
‘Scusa, e quando hai giocato a poker? E con chi?’
‘Con i miei compagni, in classe.’
‘Scusa, ma i prof?’
‘Eh, anche loro. E ieri ho vinto a Macchiavelli con la prof di scienze.’
Ora, nelle ore di lezione sotto lo sguardo vigile, complice e connivente degli insegnanti di italiano e matematica e altro la primacì si trasforma in una bisca clandestina in cui si gioca d’azzardo con giocatori minorenni?
Lei comunque, la cucciola di mezzo, era fierissima dei suoi due euro e quaranta.
Si prospetta un’estate di carte bollenti (e illegali?).
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