Ingredienti: due stampelle e una caviglia distorta, una macchina ribaltata a ruote all’aria, diciotto anni da festeggiare, una strada bloccata da un mercato, il treno delle otto e trentacinque, la gestione del tempo dei teen agers. Tutti.
Frullate tutti gli ingredienti preferibilmente la mattina della partenza, non prima.
Aggiungete una mamma di fretta, che sente il peso della responsabilità che i tre (la cucciola di mezzo, la sua amica e inseparabile compagna di banco A e il padrone delle stampelle con caviglia distorta) salgano sull’ennesimo treno dell’estate alla volta della costa azzurra a festeggiare altri diciotto anni.
XX conferma un orario, scopre che le stampelle abitano in direzione opposta, loro si messaggiano di una macchina ribaltata in mezzo alla strada. Si tenta un detour bloccato dal mercato settimanale, si intima alle stampelle di stampellare fuori dalla sua vietta senza uscita e irraggiungibile. Nel frattempo A chiede dove farsi trovare, il tempo scorre inesorabile. A manda un video dell’angolo in cui si trova - bizzarro modo di condividere le informazioni cruciale, tipo ci vediamo all’angolo tra questa e quell’altra via. Emerge che loro i nomi delle vie non li sanno, e allora si mandano i video degli edifici circostanti. No comment.
Imbarcano anche A, dopo aver scambiato vocali su dove trovarsi dal momento che a XX che guidava gli edifici in video non dicono nulla (e non era nemmeno troppo facile guardarli, intanto che quidava come fosse sulla bat-mobile).
I tre vengono vomitati fuori dalla bat-mobile alle ore 8.29, treno in partenza alle 8.30.
H 8.34 driiin
‘Pronto…’
‘Mammasiamosultreno!’
Non si sa come. La gestione del tempo che si piega, qualche volta, alla spensierata gestione teen.
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