Venti di meraviglia. È il titolo del fotolibro che la cucciola grande ha ricevuto oggi, in occasione dei suoi primi due decenni.
Venti. Due decenni di scintille. Di musi belli. Di zampe cercate e amate, di sogni, scoperte, emozioni, desideri.
All’interno, ordine sparso: una mano piccolissima (la sua, di neonata arrivata al mondo anzitempo, al galoppo) in una mano lunghissima, quella del suo papà; un tuffo di gioia nel turchese mare di Paraggi; una faccia da totem, scattata quella volta negli Stati Uniti; zampe di ogni genere, con pelo, zoccoli, artigli, scaglie, tutte trattate con una cura e un amore speciali da creatura magica. Il suo orso bianco Teddy dentro il cappuccio azzurro di un giorno di Natale a un anno. Le mille smorfie per la foto di Natale di tutti gli altri anni. L’esplorazione delle cascate in Islanda con Lux, le torte golosissime della nonna MM, preparate con amore tutto suo ad ogni compleanno come questo.
Due gambette appese fuori da una fontana (il resto di lei è nella fontana e nella foto non si vede). Un muso orgogliosamente imbiancato da crema del sedere. Lei, con le amiche di sempre davanti alla gelateria di sempre, ogni estate. Al tramonto sul mare, o su quel lago in Arizona. A cavallo di mille cavalli, in campagna, in maneggio, in passeggiata, nelle vigne. A volare in sella sopra ostacoli altissimi e a danzare i passi precisi del dressage (in quell’occasione, l’acconciatura del cavallo aveva tenuto meglio della sua).
E poi la gioia del gioco con l’indimenticabile cagnolina TT, le risate nella neve quando si cade e non ci si rialza più dal troppo ridere. Lei, lo sguardo verso le vastità dell’orizzonte. Il vestito di carnevale più bello di sempre: in costume da coriandolo, a due anni.
La si vede arrampicata appesa al tetto della parete in palestra, in piedi su un uovo di struzzo, travolta dai cani da slitta che è andata a nutrire. Fotografa i gabbiani Roma, sta a cavallo di un cammello, galoppa sulle colline pavesi e aspetta il salto di una balena nel golfo di Husavik.
Attende paziente che le si avvicinino i pinguini di Boulder’s Beach, accoglie con cura e gioia un camaleonte africano che le sale su un braccio, fa smorfie e musi al suo cavallo Gino. Che una volta, per canevale, ha vestito da unicorno.
Unicorni, simbolo di cuore puro, di magia ed incantesimo. Che tu sia unicorno, capace di volare sopra gli ostacoli del cammino e divertirti come una matta mentre lo fai, e non sa sola.
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