Lo sapevano si, che il loro voto e un pugno di altri avrebbero potuto fare la storia. Non è accaduto, questa volta.
Intanto nonna Diane, nel North Carolina, ha tolto il vestito buono indossato per votare e ha cominciato a scrivere la sua storia per regalarla alla giovane nipote che verrà a trovarla per il giorno del Ringraziamento. Vuole scrivere per lei, tenerebtraccia di storie delle donne di famiglia che sarebbero altrimenti dimenticate. Ah, e niente tacchino, che la nipote le ha appena annunciato di essere diventata vegetariana, per contrastare, nel suo piccolo, il cambiamento climatico negato dall’omone prepotente in cravatta rossa, ora ancora più pieno di se.
Lo sapeva si l’avvocata Grace del Nevada, di quanto contava il suo voto, tuttavia non è bastato. E allora Grace stasera decide di cominciare a lavorare all’uncinetto e farsi un collare di quelli che l’indimenticabile giudice della cortensuprema Ruth Bader Ginsburg ha reso celebri. Conta di metterlo sulla scrivania, simbolo e traccia di madrità. Faro nel buio.
E Lilian, la dicciottenne first time voter? Lo sapeva pure lei, che il suo voto era importante. E dopo la festa per il voto, ecco la sera e la notte in attesa della notizia e il disgusto tutto giovane e intenso per il risultato. Nel frattempo, Lilian ha preso una decisione: diventare vegetariana e consapevole e nel suo piccolo contrastare il cambiamento climatico negato dal nuovo presidente eletto. Ha già chiamato nonna Diane per dirglielo, che quando andrà a trovarla per il giorno del Ringraziamento, niente tacchino. La nonna ha accolto il suo gesto, la sua curva.
Un collare, una scelta, una storia in regalo.
Il gesto successivo, desiderio di luce o di uscire a vedere a che punto è la notte.
Nessun commento:
Posta un commento