domenica 19 febbraio 2012

LA PEPPA TENCIA

Dopo aver raggiunto l'ormai nota e rassicurante località montana in cui trascorrono, per la terza volta, la settimana bianca di famiglia, XX e YY si sono resi conto che questa volta, tra le quattro opzioni possibili, l'unica disponibile con l'accomodamento richiesto in funzione del numero dei letti è quello meno comodo, sperso fra i boschi ma in cui arrivi con gli sci ai piedi soltanto se hai studiato da Alberto Tomba, situazione in cui la cucciola piccolissima decisamente non si trova.
Così, in questa prima giornata intensiva di sci ma anche di organizzazione ski-pass (ad ogni pass per adulto ne corrisponde uno gratuito per bambini, peccato che le carte siano dispari e avanzi comunque sempre un bambino), di scoperte degli orari bizzarri del bus navetta, di lezioni full time sotto la neve soltanto per oggi, domani si comincia con la classe, sempre XX e YY hanno anche realizzato che la microba, in questa logistica affannata e faticosa, viene percepita un po' come la peppa tencia. Quella che se ce l'hai tenti di "rifilarla", quella con cui non puoi sciare, ma nemmeno prendere la cabinovia, che lei si ostina testarda a riconoscere come serie sconfinata di elicotteri; quella che si rovescia la cioccolata nel collo, quella che deve fare pipì nei momenti più improbabili, tanto che in una delle innumerevoli occasioni del medesimo siparietto pipì XX non ha avuto pietà e l'ha convinta a farla nella neve, spogliandola del tutto (la creatura indossa naturalmente una tuta intera), ma che non si riesce completamente a districare. Il risultato è stato aver fatto pipì nell'imbottitura INTERNA della schiena della tuta. Nella neve, neppure un goccio.
Continuassero pure, i suoi genitori, a considerarla la carta perdente, che tanto l'anno prossimo, quando i dati anagrafici la qualificheranno per il corso baby ski, allora vedrete.

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