giovedì 23 febbraio 2012

SULLA NEVE

Quasi al termine della vacanza sciistica, è il momento di condividere alcune fondamentali informazioni per (quasi) archiviare il capitolo. Vale infatti la pena di ricordare che:
- sulla seggiovia, per fare conversazione, occorre sapere almeno qualche parola di polacco, data la notevole affluenza di sciatori di questa nazionalità
- polacco o no, la cucciola di mezzo fa conversazione comunque, tanto da far pensare alla seggiovia come nuovo luogo di socializzazione dopo le palestre e i supermercati
- gli onnipresenti maestri di sci blu elettrico, oltre ad avere guadagnato l'incommensurabile gratitudine di XX per il recupero della cucciola grande, tendono a recuperare minori nelle più svariate occasioni, compresa la microba che era stata portata a spalla da YY in cima allo ski-lift per farle provare l'emozione dello sci con il suo papà, ed è stata immediatamente riportata a valle in braccio da un maestro blu elettrico intanto che YY recuperava gli sci, vanificando la faticosa salita
- i soliti maestri blu elettrico sono esperti nel dirimere i peggio grovigli sugli ski-lift, non importa chi sei ma se cadi loro ti danno una mano, anzi, una racchetta, e se sei piccolo come la cucciola di mezzo ti portano alla partenza a riprendere il gancio
- gli stessi maestri blu elettrico insegnano ai minori, durante le ore di lezione, le più segrete deviazioni nei boschi alla ricerca dei salti più azzardati. I minori naturalmente le ricordano tutte, solo che quando si tenta di seguire la loro scia, loro saltano e passano sotto i rami mentre tu rischi di impastarti al primo dosso
- durante la gara di fine corso, la cucciola di mezzo non ama le porte rosse, lungo le quali va dritta a velocità folle, e gira soltanto intorno alle porte blu. Chiede se il maestro se ne sarà accorto, XX sospetta di si
- la microba pare detestare la neve un po' meno dello scorso anno, rimane fuori sui campi dalle sei alle sette ore al giorno dotata unicamente di padellini per slittare che non usa, un secchiello e una paletta che usa poco, le racchette e gli sci di chi resta con lei e una dose sconfinata di fantasia, grazie alla quale si inventano le gare di slalom, si fanno le befane a cavallo delle racchette, si inventano le gare di asini sempre a cavallo delle racchette e si disegnano i coccodrilli sulla neve. Il tutto mangiandone parecchia, di neve.

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