Un fiume. Di persone. Di colori. Di parole. Di emozione. Di cose grandi, dette chiare. Di teste liscie dei monaci. Di sandali di ogni foggia e colore. Di sorrisi. Di applausi.
Anche MrDan e XX hanno partecipato a una piccola parte degli insegnamenti del Dalai Lama, la guida spirituale buddista, uomo di pace capace di dire e fare cose semplici.
Sono sgattaiolati via dall'ufficio a mezzogiorno (a parte un piccolo imprevisto sui biglietti che li ha costretti a ritornare sui loro passi), sono andati in scooter come i ragazzini sperando di prendere un po' d'aria fresca che non c'era e si sono emozionati all'arrivo di "sua santità".
Lui, sua santità, ha salutato tutti, si è seduto su un divanetto rosso, ha tolto le scarpe, incrociato le gambe e parlato di verità semplici, da vivere tutti i giorni, raccontando gli aneddoti di quando era bambino. Non solo venerato come la nuova guida spirituale, ma anche bimbo monello che gioca e scherza (e litiga!) con i suoi coetanei.
Ha parlato di morte ma soprattutto di vita, di differenze ma soprattutto di unità dicendo "non sono diverso da voi", di affetto, compassione, amore, empatia, felicità.
Ha risposto a domande scomode con semplicità emozionando le diecimila persone che lo ascoltavano. Che bella folla, unita, variopinta e commossa, proprio come MrDan e XX.
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