mercoledì 20 giugno 2012

GOOONG

C'è poi un altro posto nelle Marche, vicino a Pesaro sulle dolci e ondulate colline dell'Appennino, dove per due settimane nel mese di giugno la vita è scandita dal rassicurante suono di un potente gong. Qui si tiene un ritiro di yoga, quella disciplina da cui XX è profondamente dipendente e di cui aveva grande bisogno per ricaricarsi. Qui XX ha portato, con fiducia ben riposta, le due cucciole grandi, che non hanno tardato a farsi degli amici, più grandi che piccoli, in realtà, dal momento che le uniche due altre bambine della comunità sono molto tedesche e tedesco-parlanti. Si intendono a meraviglia in piscina, ma non interagiscono per nessun'altra attività. Così, mentre questa per XX è una settimana di attività intensa, scandita dal suono del gong, ma anche di ristoro, per le cucciole, reduci dal divertimento stellare del rifugio, è una settimana di inattesa tranquillità. Nonostante ciò, sono già riuscite a salvare un merlo cucciolo dal nido, tentare di accudire una farfalla che non poteva più volare, farsi amici tutti i gatti selvatici del circondario, classificare coccinelle, osservare ammirate i bruchi sulle rose, prendere (per guardarli) tre grilli, inventariare le minuscole lumachine che si trovano un po' dappertutto. Si sono fatte amiche le signore dell'agriturismo con cui hanno giocato a burraco, hanno conquistato il papà tedesco delle bambine tedesche per alcuni infernali giochi d'acqua in piscina, si raccontano storie, si dondolano sull'amaca e aspettano con ansia la festa di venerdì, quando potranno fare abbastanza tardi da riuscire a vedere le lucciole nel buio. Qualcuno ha anche nominato i cinghiali, ma quelli XX spererebbe di riuscire a NON vederli. Goooong.

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