giovedì 27 dicembre 2012

UN PO' DI FAUNA ATTESA, O QUASI

È più il tempo, meravigliosamente emozionante, che i Noicinque trascorrono di vedetta durante i safari, sventolati da venti ora gelidi ora caldissimi, che il tempo libero al campo (non molto, tolte le poche ore di sonno e i brevi minuti dedicati al cibo e all'igiene).
I safari sono emozionanti perché magari non succede nulla per ore e poi, all'improvviso, ti trovi vis-à-vis con un grande elefante spuntato da un cespuglio che resta serafico a mangiare la sua mezza tonnellata giornaliera di erba a due metri da te.
Magari stai seguendo un cucciolo di una diffusissima antilope, e ti imbatti in un raro ed enorme uccello dalla pappagorgia rossa.
Magari ascolti soltanto il rumore del motore del pullmino, e scopri che invece è coperto dai GRUGGITI degli ippopotami, che scopri trotterellare via poco lontano.
Magari intravedi tra le cime degli alberi il lungo collo di una giraffa e scopri che le giraffe sono non una ma due, quattro, circondate da zebre, una, due, quattro, in un arcobaleno di fantasie e colori.
Magari stai osservando una lumaca gigante sulla strada ed ecco comparire un facocero dalle zanne minacciose, attraversare il sentiero e trotterellare via.
Magari riesci a trovare due regali leonesse appisolate proprio vicino a te, e poi scopri che la microba viene fissata con sguardo da predatore. Per fortuna la deliziosa ranger Debbie legge gli occhi della leonessa come e meglio di un leone, ha preferito la sicurezza e fatto una manovra diversiva e sedato la microba (a quel punto non più rumorosa, per fortuna), così magari riuscite a scattare un'altra, meravigliosa foto.
Magari hai cercato un leopardo tra gli alberi per ore e ti imbatti in tre ippopotami sommersi, che con il leopardo condividono il territorio, e che spruzzano l'acqua dalle orecchie.
Magari cerchi gli ippopotami nel fiume, mentre sopra di te c'è una tribù di svariate decine di babbuini che si lasciano osservare nelle loro frenetiche e curiose attività, le piccole liti, il grooming (molto, troppo uguale a quando si cercano le uova di pidocchi nelle teste cucciole in seguito all'allarme della scuola), la protezione dei cuccioli, i giochi dei piccoli (molto, troppo uguali alle capriole cucciole condivise con YY).
Magari torni, dopo oltre sette ore di safari, alla tua casetta tonda al campo, e proprio sulla porta almeno cinque scimmie blu (è blu solo il sedere, o quasi, e sono state familiarmente soprannominate "pisello blu") con i cuccioli si arrampicano veloci sull'albero accanto, sfacciate alla ricerca di cibo, il tuo.
Magari mentre sei nella casetta l'urlo cucciolo ti avvisa dell'avvistamento, sempre a pochi centimetri, di una lucertola gigante. Butti l'occhio dalla finestra, certo dell'esagerazione cucciola, e scopri che la lucertola, più che innocuo rettile, assomiglia molto di più ai meno innocui draghi di Komodo, come andatura e dimensioni. Debbie giura che si tratta di lucertola innocua, e le si crede. Magari.

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