giovedì 2 gennaio 2020

CHI SIAMO, DOPO UN PO’

XX e YY, solidali capitani di una famiglia quasi al femminile rumorosa e allegra.
La cucciola grande. Nomen omen, ormai, con i suoi 175 centimetri di altezza, dei capelli lunghi alla moda che mai avrebbero potuto essere previsti. Una passione mai sopita per gli animali che si sta raffinando verso i cavalli, quelli mezzi selvatici e da domare del maneggio sgarrupato in cui lei va a vivere per almeno quattro giorni al mese, rientrandone felice, talvolta un po’ rotta, abbastanza puzzolente. Sembra scivolare con noncuranza sugli studi classici cercandone un legame con il futuro, iscrivendosi a conferenze dal titolo ‘Da Aristotele a Netflix’ e sa tutto sui pianeti del sistema solare. Legge sembra un po’ meno di prima, limitata, dichiara (...) dalle ore di studio. Fa della pigrizia un modo di vivere, salvo poi arrampicare con la rocciosa Lux e cavalcare con la sgarrupato Andrea appena possibile. 
Sai quasi sempre dove trovarla: nei suoi appartamenti al piano di sopra, inamovibile in forza della predetta pigrizia. Quando si sposta, invece, non sai MAI dove trovarla, lei non chiama nè risponde. Se non per chiederti di comprarle il biglietto del treno su cui sta già viaggiando.
La cucciola di mezzo: è l’anima social della famiglia, quella che sa e conosce tutto e tutti. Al compimento dei suoi tredici anni, quando anche la legge le permetteva di aprire un account Instagram, lei in mezz’ora aveva già contattato fratelli e cugini degli amici e compagni delle sue sorelle, oltre ad avere un naturale panorama di contatti diretti. Come dire, regina del networking. Legge molto e con senso critico, scrive meravigliosamente quando ispirata dai suggestivi titoli della professoressa Maps, tanto da assurgere a ghost writer per la cucciola grande. Mollato il rigido kung fu si dedica ora alla pallavolo, sport per il quale la logistica non sembra ancora perfettamente oliata. Ha partecipato ad una partita, felice e gioiosa nonostante il risultato, e mantiene la sua energia condensata in un corpo piccolo e denso di vita.
La microba, invece, questo nome lo mantiene per tradizione più che per reale dimensione. Alta e longilinea, mantiene i cappelli cortissimi alla maschietta e ormai non si gira nemmeno più quando la chiamano ‘giovanotto’. Sa fare dei trucchi pazzeschi con le carte che stupiscono anche i più scettici osservatori, compreso il nonno GG. Ha uno strettissimo legame con XX e con poche parole punta dritto al cuore. Il suo sorriso arricciato sa trasformarsi in muso in millisecondi, ma sa ritornare ad essere sorriso arricciato altrettanto velocemente. Ottimista e allegra, gode di una determinazione energica con la quale ha indirizzato la scelta della scuola media verso i suoi desiderata. Ricorda qualsiasi cosa, salvo ciò che la mette in difficoltà, e ha la capacità di una consapevolezza profonda.

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