sabato 9 dicembre 2023

A PROPOSITO DI BELLO

Sabato piove. Si tenta di rimodulare il programma della giornata con un primo brunch alle Galeries Lafayettes più antiche e famose - YY non saprà che hanno mangiato la pizza e che era pure buona - un tentativo di visitare il teatro dell’opera, che pare che con i teatri ci sia un momento di interesse. Solo che il teatro, chiuso da manuale il giorno di Natale e il primo maggio, era pure chiuso per non meglio specificato evento straordinario anche questo sabato, e anche la domenica per non dare false speranze, con XX sotto la pioggia che traduce la delusione ai turisti americani dietro di loro.

Serve un piano B che possibilmente eviti le file chilometriche davanti al Louvre. Lo sfarfuglio online della mattina ha indicato come punto di interesse condiviso il Musée d’Orsay, dove pare esserci anche una mostra temporanea di Van Gogh. Va bene, e arte sia. Passano accanto a un milione di statue, che nei giardini delle Thuileries e nel museo riconoscono: ‘Guarda! Questo è Ercole Farnese. Dietro ha i pomi delle esperidi. L’ho studiato in arte.’ ‘Quello è Teseo.’ ‘Ah, e questi sono i Gracchi.’

E poi, davanti a un cupo ed enorme quadro barocco: ‘Quello è un funerale di gente povera. L’ho studiato alle medie, c’è anche un cane.’ La visione microba del bello.

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