Lei, partendo, l’aveva chiesto più volte: ‘mentre io sono in Finlandia, andate a trovare Gino? Che se no si sente solo?’
Così accade - a dirla tutta YY non era proprio entusiasta: XX e YY si avventurano per la bassa cristallizzata di rugiada, avvistano aironi cinerini e giungono al maneggio.
Qui vengono accolti da un personaggio sconosciuto che pare conoscerli benissimoe li accoglie al grido di ‘Ma dai! Siete venuti! La cucciola non ci credeva, che sareste venuti!’ - il che implica le seguenti assunzioni:
- Lo sconosciuto sa che loro sono i genitori di quella creatura misteriosa che risponde al nome di cucciola grande
- Lei ha condiviso con lo sconosciuto la sua richiesta di tenere compagnia al cavallo
- Lei ha condiviso altresì il suo scetticismo che ciò accadesse
Raggiunto il cavallo, la conversazione:
‘Mmhh, dobbiamo mettergli almeno la testiera che funzioni da guinzaglio, no?’
‘Eh, già, ma chissà dov’è la sua testiera?’
In quella si materializza Diego, il figlio della proprietaria del maneggio. Lui indica un ammasso di corde azzurrine e bavose appese accanto al box, chiede se la sanno mettere, loro onesti dicono di non averne la più pallida idea, lui dice si infila e si allaccia sotto e se ne va. Buona fortuna a voi, tanto il cavallo è bravissimo.
Certo. Si scopre che la testiera loro gliela allacciano storta che ad un certo punto passa davanti agli occhi della mezza tonnellata.
Chiamarla guinzaglio non è completamente pertinente perché quando la mezza tonnellata di cavallo vuole andare a brucare l’erba stentata nella palta, beh, ci va. E tu, che tieni il guinzaglio, lo segui, speri che non parta al galoppo e che le carote lo ingolosiscano.
Così nella passeggiata per il maneggio lui decide di brucare la peggio erba che trova, si spaventa alla vista di un cane dimensioni topo dall’altra parte della rete, litiga con un altro cavallo nei box un po’ defilati e si imbizzarrisce e da un sacco di capocciate a YY e XX. La cucciola sostiene in quanto portatori di carote, testete dettate da gola e ingordigia.
Il seguito della vicenda racconta di storie divertite che scorrono per il maneggio, raccontando di questi due imbranati con la testiera storta e il cavallo che fa quello che vuole. E meno male che è bravo. I due impacciati, però, dai, sono venuti.
Ecco appunto. Sono venuti.
Nessun commento:
Posta un commento