Una delle amiche storiche della nonna XX, quella frizzante che guida sempre che ama i cani e cambia le case come maglioni, le ha recentemente regalato una pianta. Una pianta un po’ strana, che ha foglie verdi che poi diventano rosa confetto e sembrano proprio di plastica.
‘Chissà che pianta è’, deve aver detto la nonna alla microba durante uno dei quotidiani pranzi che offre alle ragazze che devono crescere (come non fossero cresciute a sufficienza, ndr). E lei, che è creatura del nostro tempo, le mostra le risorse dell’intelligenza artificiale. Fai la foto, la mostri a Gemini, e lui (o lei) ti dice che pianta è, e anche come prendersene cura al meglio, quante volte bagnarla, eccetera.
La nonna è entusiasta, ora chiede all’intelligenza artificiale parecchie cose. Per esempio: ‘sai, dovevo andare dal commercialista nell’ufficio nuovo. Ho chiesto a Gemini, ma poi ho chiesto anche al tranviere che mi ha detto che la strada che volevo fare era sbagliata, ormai i tram non attraversano più il centro. Invece quell’altra, ciats qualcosa, la strada me l’aveva detta giusta.’
XX ride, riconosce alla microba il merito di aver introdotto la nonna al futuro, e lei ‘si, infatti, le piace un sacco, la usa per tantissime cose.’
Grazie microba, e nonna, che sparigliate il tempo e gli stereotipi.
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