mercoledì 30 luglio 2025

LA NOTTE

‘State attenti se uscite di notte che ci sono gli ippopotami.’

Segue foto di ippopotamo in giardino.

Apposto.

martedì 29 luglio 2025

CI CREDI SE…

Conversazione whatsapp:

Cucciola grande: ‘Ci credi se ti dico che siamo alla polizia?’

XX: ‘Ci credo si. Magari mi chiami e mi spieghi? Tutto bene?’

Segue, oltre un’ora più tardi (e alle menti attente non sfuggirà lo stress di quell’ora) messaggio vocale che dice più o meno così: ‘ No, allora, eravamo in macchina con Nadia (tragitto dall’ aeroporto al ranch, ndr), in uno di quei mercatini pieni di gente dove vai pianissimo perché sono tutti in giro, hai presente, come in India? (Dove lei non è stata, ma vabbè, abbiamo presente). Eravamo dietro altre auto, poi noi abbiamo girato a sinistra e ci ha fermato la polizia perché dicevano che non ci siamo fermate allo stop. Però lo stop non c’era, c’era solo il palo. Allora il poliziotto è salito in macchina perché qui i poliziotti sono a piedi, non hanno le auto, e siamo andate alla stazione di polizia. Lì abbiamo cercato di sdrammatizzare, ma loro hanno detto - non avete capito, lei è in arresto - (e qui il film di XX comincia a paventare appelli al presidente della Repubblica per liberare sua figlia detenuta in Zimbawe…), allora abbiamo pagato cinquanta dollari di, diciamo, multa, e ci hanno fatte andare. Tutto ok.

La via verso il ranch non è ancora del tutto sicura. Altro vocale. ‘Si, siamo arrivate, è bellissimo. Comunque la polizia ci ha fermato un’altra volta, dicevano che non avevavamo un bollino, un adesivo sulla macchina. Ci hanno chiesto dieci dollari, questa volta siamo scappate. Tanto loro sono a piedi. Quando siamo arrivate, ci hanno detto che abbiamo fatto bene a scappare.’

Apposto.

domenica 27 luglio 2025

PARTENZA COL BOTTO

I voli cuccioli per l’Africa hanno richiesto di essere cintura nera di tetris al momento della prenotazione. Per la partenza bisognava essere cintura nera e basta.

L’itinerario prevede un primo volo dalla Malpensa a Francoforte, partenza ore 18.50 di una domenica infine luglio. Coincidenza per volo lungo intercontinentale overnight, arrivo a Johannesburg la mattina presto, recupero della valigia e imbarco su piccola linea africana locale alla volta dell’aeroporto ‘internazionale’ di Bulawayo, dove arrivano si e no tre voli al giorno.

Verso le 13.30 la ciucciola si accorge di una mail, arrivata un’oretta prima mentre lei chiudeva lo zaino, che la informa giuliva ‘il tuo volo per Francoforte è stato cancellato. Ti abbiamo prenotato un itinerario alternativo su Ethiopian Airlines via Addis Abeba. Ecco il nuovo schema di viaggio: Malpensa - Addis Abeba - Johannesburg. 

Peccato che l’arrivo a Johannesburg sia previsto per le 13.30 del giorno dopo, ben oltre l’orari di volo per arrivare in Zimbawe.

Si decide di saltare in macchina per andare in aeroporto subito e capire come fare, diamine, ci sarà un modo di arrivare a Francoforte in tempo, no?

In macchina XX si attacca al telefono e litiga in inglese e a voce altissima con l’addetto (indiscutibilmente indiano) del call center, che in sostnza le dice: se vuoi, parti con il volo Ethiopian. Oppure c’è un altro itinerario via Zurigo che arriva prima e ti costa 787 euro.

Quanto??? Cosa??? Guarda bello che il biglietto io l’ho già pagato. Eh, si, ma non ci sono più posti disponibili nella tua classe di prenotazione. Certo, ma il volo mica l’ho cancellato io…e a proposito, si può sapere perché è stato cancellato? Mh, pare problemi all’aeromobile…Ecco, allora in che maniera sarei io responsabile? No, infatti, non lo sei. E allora mi spieghi perché dovrei pagare quasi ottocento euro per un volo simile? Eh, infatti, ma il volo è per oggi quindi se vuoi senza surcharge l’itinerario è via Etiopia. Oppure cancelli tutto e ti rimborsiamo. Certo, ottima soluzione. In aeroporto può esserci più scelta di itinerari alternativi? Può essere (basta che chiudiamo questa telefonata signora, vai pure a litigare con loro di persona e lasciami tranquillo).

Arrivano in aeroporto, si fiondano ai banchi Lufthansa e scoprono che il volo è proprio cancellato, alternativa fruibile lo scalo in Etiopia. 

Oppure se vuoi puoi provare a prendere un’altra low cost che parte tra foco verso Francoforte. Ma poi semper qualche motivo non arrivi in tempo, l’intercontinentale èmperso proprio.

Va bene, allora lasciaci vedere se troviamo un volo interno per lo Zimbawe più tardi che funzioni con l’Etiopia. Si siedono per terra con ipad, mille telefoni, tethering e provano a cercare un volo pomeridiano che vada da Johannesburg allo Zimbawe. Ne trovano uno, lo comprano, ma la linea aerea è diversa dall’originale, dunque il dubbio è: se perdo il primo volo, e prendo il volo dell’altra linea, poi al ritorno posso comunque prendere il volo, siccome era un’andata e ritorno? Dallo Zimbawe rispondono solerti via mail, anche se la risposta non è proprio chiarissima. Allora poi si chiama Cindy la coordinatrice e le si spiega che la cucciola arriverà nel pomeriggio. Lei dice non c’è problema,  mandatemi il volo e viene mia figlia a prenderla, poi dormono insieme in città e al ranch vengono il giorno dopo che con il buio meglio non girare.

Quindi si può confermare, seppur con arrivo a destinazione il giorno dopo, il volo Ethiopian.

E poi cancellano il volo per lo Zimbawue del pomeriggio, un’ora dopo averlo acquistato.

Quindi, al momento, la cucciola è prenotata per volare da Milano ad Addis Abeba, da Addis Abeba a Johannesburg. E basta. La riproteggono sul primo volo dell’alba, solo che Johannesburg figura tra le non più sicure città del mondo.

XX sfodera qualche relazione, scrive ad una quasi collega surafricana chiedendo consigli, e lei: ‘mando il mio driver, a che ora arriva?’

La gratitudine. La cucciola che manda foto dall’ufficio di Helen, poi da casa sua. Le chiamano un uber per il trasferimento in aeroporto alle quattro del mattino, si alzano comunque per aprire i mille cancelli.

Ora XX cerca idee per ringraziarli. La cucciola pare arrivata in Zimbawe, e ha perfino trovato la valigia.

Forse che la teutonica reputazione di affidabilità sia a rischio? Intanto cominciamo con un bel claim. Con l’avvocato.

sabato 26 luglio 2025

JUNGLE FORMULA

Oggi si è manifestata la più grave minaccia che la ricca biodiversità del balcone del soggiorno abbia mai sperimentato. La cucciola grande sta partire per l’Africa. Diligente, ha fatto le vaccinazioni richieste e comprato gli anti-insetti specifici per quella zona. Il preparato si chiama jungle formula, le hanno raccomandato di spruzzare tutto tantissimo ma proprio tutto.

La scena che si prenesta agli occhi dei presenti è la seguente: una valigia aperta e vuota al centro geometrico del salotto. Il pavimento completamente coperto di masserizie da viaggio: abiti, biancheria, torcia, giubbotto, stivali per montare, libri, batterie, cavi eccetera. 

La cucciola che, un pezzo alla volta, raccoglie la masserizia in questione, esce sul balcone, la spruzza con precisione chirurgica, rientra, ricomincia.

L’operazione ha richiesto un buon pomeriggio, sotto lo sguardo rassegnato di YY che nello stesso soggiorno tentava di lavorare.

Il balcone con gli alberelli di olivo, il nido di piccione, la casetta delle api senza api e il gelsomino rampicante stanno cercando di riprendersi dalla battaglia chimica, che speriamo stermini i parassiti d’Africa, e magari qualche pidocchietto locale.

venerdì 25 luglio 2025

VIGILIA DI VIAGGIO

L’estate della maturità, di questi tempi, ha l’aria faticosa. Non hai solo il primo vero esame che ti sognerai forse fino alla mezza età. Hai mille scadenze, magari la patente, le date per le iscrizioni ai test dell’università. E poi le simulazioni, e il test online, e il giorno prima la piattaforma, e devi fare la regia e avere un’altra telecamera per inquadrarti da dietro e la porta che deve essere chiusa guai se si apre meglio metterci il filo spinato fuori. E nel frattempo tua madre in smart working dall’altra parte del muro parla in continuazione e nemmeno in italiano. E i test di logica, una logica non ce l’hanno, puoi scegliere la parola che non c’entra secondo mille criteri e vai a indovinare quello giusto che si aspetta chi ha scritto il test.

Finito il test, mamma mi compri la fettuccia bianca e un uncinetto? Lavora un paio d’ore e dalle sue mani potenti a capaci nasce una borsa clutch che finisce naturalmente nel bagaglio per la partenza all’alba, anzi prima, per il viaggio di maturità. E nonostante le quattro del mattino e l’anticipo, il volo si scopre che a momenti lo perdono perché c’era un sacco di gente a lasciare i bagagli. Ah, l’estate a diciott’anni…

LA STRADA SPIANATA

Quando ha due sorelle davanti, che combattono le loro battaglie, forse qualche beneficio indiretto arriva anche a te. Magari dovrai eaporti di meno per ottenere cose che, come dire, ‘fanno giurisprudenza’. Gli orari di rientro, gli spostamenti, le vacanze…

Ma siccome la microba quando si tratta di diritti legittimi o meno ha una certa tendenza a spostare l’asticella sempre un po’ più in là, a fronte della patente delle sorelle, che,le autorizza a guidare scooter sotto i 125 cc di cilindrata, ecco la scelta del campo di combattimento: ‘vorrei fare la patente del motorino, così ne compriamo uno e,lo possiamo usare tutte e tre.’

Geniale: identifico un benefico personale, lo attribusco fruibile anche ad altre, imbarco le sorelle in questa battaglia e ottengo un mezzo a motore per spostarmi in autonomia in città.

Il ragionamento non farebbe una grinza se non fosse per quel ‘a motore’ su cui, in particolare YY, nutre alcune riserve. Lui guarda infatti agli scooter elettrici, paladino della sostenibilità del futuro. Alla microba, però, piace il rumore del motore (a partere dai disegni bambini dell’ AFFERRARI, la macchina più veloce che c’è).

Dunque, sdoganato il ‘bisogno’ di un nuovo due ruote, il campo del contendere si sposta sulla questione motore, o elettrico?

E siccome quando quancosa ti interessa ti attivi, sono già tre i concessionari screenati dalla microba a sostegno delle sue argomentazioni (motore motore motore).

Alcune di queste puntate hanno coinvolto anche la cucciola grande, la quale, nel suo mondo di zampe, chiede: ma se lo compriamo torniamo a casa in scooter? Ah, ma non sono usati? No, tesore, nessuna delle due cose.

A suivre, il risultato del dibattito sulla sostenibilità.

giovedì 24 luglio 2025

TORNATE!

Sono state in spiaggia, al mare, fuori la sera, in gita a Portofino. Hanno mangiato focaccia, trofie, macedonie. Fatto aperitivi analcolici, giocato con le onde, visto gli amici di sempre. 

Vacanza insomma. Da sole, nutrite di libertà e fiducia. E poi sono tornate, lasciano biglietti sulle lenzuola da lavare.

Sane e salve e felici, le quindicenni al mare.

martedì 15 luglio 2025

ERAVAMO IO E I CONIGLI

Dopo alcune minacciose puntate di XX e YY alla scuola guida di mezzo, quella che ti dice che con il foglio rosa non puoi guidare se non hai completato le guide certificate (quelle sei ore tra buio, autostrada e vie extraurbane) e invece non è vero e avresti potuto guidare molto di più, ebbene, dopo alcune puntate un po’ insistenti, alla cucciola di mezzo è stato fissato l’esame pratico proprio oggi. 

Appuntamento nell’hinterland alle 13.30, lei è la sesta in ordine d’esame. Verso le 18.30 non ci sono ancora news e XX comincia ad essere inquieta.

Poi arriva la foto di rito: lei, fiera e bellissima, patente in primo piano, pollice in su.

Torna a casa sfinita e felice, racconta: ‘non finiva mai, se ne erano andati tutti. Eravamo io e i conigli, sotto il porticato della chiesa. E poi ho portato l’esaminatrice al metrò, e mi ha promosso.’

‘Brava! Aspetta, non ho capito i conigli…’

‘Non c’era più nessuno, solo i conigli.’

‘…’

giovedì 10 luglio 2025

QUESTIONE DI FIDUCIA

La storia è questa: la microba ha due amiche del cuore, formano un terzetto affiatato e variopinto, chi è alta e chi no, chi è bionda e chi no, tutte ridono moltissimo e stanno in chiamata altrettanto. Cucinano insieme a distanza e si raccontano.

Ebbene, il terzetto vorrebbe andare in vacanza in Liguria alla casa del mare Noicinque. Il lavoro ai fianchi è cominciato da settimane, se solo fossero così in anticipo con le versioni di latino delle vacanze (non c’è pericolo).

XX scrive alle mamme le informazioni da vacanza, e la casa è qui e si va in spiaggia lì e la microba conosce quei carrugi da quando era nella pancia.

La mamma di Mart, nata entusiasta, risponde con applausi e cuoricini. La mamma di Frizz, meno frizzante della esuberante figlia, risponde conservativa: ‘grazie XX. Ci possiamo vedere per parlarne?’

Ora, se c’è una cosa che XX non ama sono le sorprese. Dunque comincia a cercare di evitarle, e chiede a microba e Frizz di che cosa esattamente vuole parlare la sua mamma. 

‘Boh, chi ci controlla, cose così.’

‘Chi vi controlla? Nessuno.’

La serata si avvia con complimenti e ringraziamenti all’ospite, la mamma conservativa. XX tenta di censurare un fratello maggiore di Frizz un po’ troppo sincero ‘Ma scusa, ma’, se la fai uscire al sabato sera sui navigli…non hai idea di che cosa ci sia in giro, in quel momento…’. Ecco, grazie fratello di Frizz, magari anche un pochino meno trasparenza.

Poi arriva il momento surreale della chiamata al papà di Frizz, che chiede anche lui ‘chi le controlla?’, ‘sai, occorre intendersi sul concetto di controllo. Se ti riferisci ad una rete di supporto in emergenza, ebbene, ci sono gli amici di famiglia, la signora delle pulizie, il gestore della spiaggia, il bar di sotto…se parli di controllo sull’ora di rientro, beh, temo che in questo caso il controllo si chiami fiducia.’

‘Sgrunf…vabbè.’

Così si prenotano i treni, si organizza la logistica e per celebrare la mamma di Mart le invita tutte per giornata e serata al lago.

Viva il lago, il mare, l’estate e, soprattutto, la fiducia. Vero microba?