domenica 15 gennaio 2012

INTERPRETARIATO

Con tempismo ancora una volta chirurgico nei giorni di assenza della nonna MM, la microba è riuscita a prendere un non meglio specificato virus e si è preparata, febbricitante, ad andare finalmente a letto. Al momento di coricarsi, di solito si insiste con vari espedienti per spremere anche l'ultimo goccio di micropipì e scongiurare un cambio notturno di pigiama e letto. YY è il genitore selezionato dalla microba stasera per l'andata a letto, (che consiste in un saluto e una carezza), e tenta di convincerla. Lei si ostina a parlare nella sua lingua misteriosa.
"ZU-BA-CA. PI-PI ZU-BA-CA."
"Microba, dillo anche alla mamma perchè non ho capito."
"ZU-BA-CA. ZU-BA-CA."
"Ha detto - su vasca."
"Su vasca che cosa?"
"ZU-BA-CA."
"Aahh, la pipì. L'ha fatta nella vasca..."
"ZU-BA-CA. PI-PI ZU-BA-CA." (=cari i miei fornitori di DNA che ho sapientemente interpretato in modo da coglierne il migliore assoluto, so che ci tenete molto a questa questione della pipì, soprattutto prima di andare a letto. Ebbene, dovreste avere ormai capito, dopo oltre sei mesi di addestramento, che la faccio se mi va e non la faccio se non mi va. Inoltre se malauguratamente mi scappasse mentre sono a letto, beh, pazienza, in fondo ho appena due anni ed è mio preciso diritto costituzionale farmi pipì addosso. Nello specifico caso di questa sera, in cui febbricitante mi avete lo stesso costretto alle abluzioni serali, non ho ritenuto di dare seguito alle richieste della mamma nel fare pipì prima di entrare nel bagnetto, ma ho molto apprezzato la bella sensazione di caldino appena entrata nella vasca e ho strappato il permesso di fare pipì nella stessa, a fronte della minaccia di un'uscita improvvisa e troppo, troppo fredda e bagnata. Vi dirò, mi sono pure divertita, pertanto non ritengo opportuno rifare pipì anche adesso.)

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