lunedì 16 gennaio 2012

IL DILEMMA

Che fare, davvero me lo sono chiesta e me lo chiedo ancora. Questa sera la cucciola di mezzo è riuscita a dare il peggio di sè risultando provocatoria e disubbidiente per tutta la cena. Un esasperato YY l'ha infine messa in castigo, non prima di aver buttato via l'oggetto della discordia, un piccolo giochino che lei si ostinava a gingillare a tavola a dispetto di tutte le regole e le numerose richieste.
Mentre lei urla tutta la sua protesta a pieni polmoni, la cucciola grande le bisbiglia qualcosa all'orecchio, la furia si placa per qualche secondo per poi risorgere più potente di prima. Ho chiesto alla saggia, empatica e sensibile cucciola grande che cosa si erano dette per placare il mostro, seppur per qualche secondo soltanto, e lei è stata omertosa più del solito. Salvo poi rivelare, dietro mio solenne giuramento di non svelare nulla a YY:
"Ho detto alla cucciola di mezzo di non preoccuparsi, che il suo gioco l'ho recuperato io dalla spazzatura intanto che il papà si metteva le scarpe. Vedi, l'ho nascosto qui dentro. Ma non dirlo a nessuno."
OK. Da che parte stare? Onorare l'impegno al silenzio preso con la mia solenne cucciola grande, oppure onorare l'impegno educativo a suggello di una genitorialità condivisa e far sparire di nuovo il gioco?
Per ora, ho scelto la terza via, quella del silenzio e dell'oblio, nella speranza che l'oblio cancelli il dilemma.

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