martedì 24 gennaio 2012

PIC, PIC, PIC E PIC

Una mattina impegnativa: ore 8.10, partenza del bicitaxi con due passeggere alla volta del centro vaccinale. In una mattina fredda, umida e nebbiosa, XX ha trascinato due perplesse cucciole attraverso le strade cittadine su una bici carica e affaticata (non solo la bici). Al centro vaccinale, alcune accoglienti infermiere e la pediatra hanno punto nell'ordine il deltoide sinistro di XX (PIC), la coscia microcucciola destra (PIC), la coscia microcucciola sinistra (PIC) ed infine il deltoide sinistro (PIC) di una inspiegabilmente accomodante cucciola di mezzo.
La microcucciola ha espresso il suo dissenso più fermo con tutti i mezzi, e i polmoni, in suo possesso, salvo poi lasciarsi immediatamente affascinare dai quattro giocattoli a disposizione dei bimbi.
Dopo il quarto d'ora di sicurezza anti-shock anafilattico, XX ricarica, su una bici sempre più carica e sempre più affaticata, due cucciole chiacchierine casco-munite. Emerse finalmente dalla nebbia nei pressi del nido microcucciolo, XX scopre che, nonostante aver avvisato del ritardo con un giorno di anticipo, e nonostante fossero soltanto le dieci del mattino, il pranzo per la microcucciola non era stato previsto.
La stessa sorte sembra capitare alla cucciola di mezzo, anche lei senza che il suo pranzo fosse previsto nonostante il preavviso del giorno prima alla scuola materna, anche se lei non sembra interessarsene, subito coinvolta nelle molteplici attività già in corso nella sua classe.
Senza troppi crucci, e soltanto un po' meno carica ma parecchio affaticata, XX sceglie codardamente di ignorare il paventato digiuno di entrambe le cucciole e pedala veloce per atterrare, infreddolita e stravolta, in un ufficio che le appare sorprendentemente accogliente. E sono soltanto le 10.20.

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