lunedì 27 maggio 2013

LILLI, CIAO

Li ho vissuti a trecento km di distanza, tuoi ultimi giorni, con le notizie goccia a goccia, come le medicine che riuscivi a prendere, che arrivavano regolarmente dalle telefonate della sempre presente nonna MM.
Vorrei affidare a queste parole il tuo ricordo e il mio saluto, di piccola nipotina ri-conosciuta in età adulta a causa di una famiglia che in un lontano passato era riuscita a creare troppa distanza. Il mio ricordo di te è quello di una signora, anzi Signora con la S maiuscola, che ha molto apprezzato e molto intensamente vissuto ogni momento che la vita le ha voluto regalare. Le tante lingue che parlavi cambiando dall'una all'altra con facilità, il piacere di ricevere, la gioia di raccontare le esperienze uniche che hai vissuto (in quanti, civili, possono raccontare di essere stati portati in aereo su una portaerei della flotta americana?), gli occhi sempre attenti ai molti paesi che ti sono stati "patria" (l'Italia, dove sei nata, gli Stati Uniti, che ti hanno adottato, la Francia che ti ha ospitato per lunghi anni, la Gran Bretagna, la metà del tue sangue era inglese, ma anche molti paesi dell'Africa, dove hai condiviso con André gli impegni professionali). Ma soprattutto, la tua grande generosità. Il tuo sense of humor ereditato da una mamma molto inglese. La tua invidiabile dignità, con la quale hai affrontato anche questa ultima sfida senza un lamento o una lacrima ma con solida determinazione.
Resteranno nel mio cuore le tue battute sagaci, la tua signorilità, il tuo aspetto sempre curato, il tuo affettuoso curarti delle bambine "regalando cultura", la tua attenta e lucida analisi dei fatti del mondo, il tuo affetto intenso ma senza clamore.
Un abbraccio e un dolce ringraziamento per tutto ciò che hai rappresentato, la capacità di essere cittadina del mondo quando ancora il mondo erano tanti mondi.
Lilli ciao, sii serena.

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