martedì 6 febbraio 2018

IL TEMA CHE NON TI ASPETTI

Descrivi il tuo piatto preferito.- dal quaderno dei mille temi della cucciola di mezzo

In casa mia sono abituata a non mangiare carne, pesce, formaggio, latte e uova, perchè i miei sono vegani. Ogni volta che lo dico a qualcuno, quello si esibisce in una faccia schifata e compassionevole al tempo stesso. Avere i genitori vegani comporta anche molti aspetti positivi. Infatti da quando non mangiamo più prodotti animali mio papà, il cuoco di famiglia, si inventa di tutto, mettendo insieme le ricette che trova su internet. Di conseguenza il mio piatto preferito non può di certo essere una bella bistecca al sangue o pesce alla griglia, no. Il cibo che in assoluto preferisco è “il nido con le uova”.
A sentirlo uno direbbe che è tutto meno che vegano e invece no. Il nome inganna; si tratta infatti di una produzione di mio padre. È un piatto molto amato da tutti. Appena il cuoco annuncia che ha intenzione di cucinare il rinomato “nido con le uova” facciamo i salti di gioia. In casa si sente appena il papà inizia a prepararlo: si espande dappertutto un profumo di farina di ceci e verdure fresche.
Con l’aiuto di una macchina che fa gli ‘spaghetti di verdura’ ci mettiamo tutti subito al lavoro. La famosa macchina per fare gli ‘spaghetti di verdura’ è simile ad una di quelle per modellare il pongo; trasforma la polpa delle verdure (zucchine, patate e carote) in sottili spaghetti. Il torsolo che rimane viene cotto e messo accanto al nido di croccanti spaghetti di verdura con funzione di fungo. Ma non è ancora finito: mancano le uova. Queste ultime sono cucinate con farina di ceci, farina 00, acqua e sale. Una volta pronte, messe sul nido croccante, danno un tocco di classe al tutto: morbido e croccante, un’unione che rende il piatto ancora più buono, unico e inimitabile. Poi il cuoco, per renderlo ancora migliore, infila con uno stuzzicadenti un pezzo di pane ritagliato con una formina a forma di uccello in una delle uova.
Io adoro questo piatto per un sacco di motivi, ma soprattutto perchè quando lo assaggio, oltre a sentirne il gusto stellare, sento l’amore che mio padre mette in ogni sua produzione, aggiunto alla nostra gioia di cucinare insieme.
Il collaborare a cucinare divertendoci e, qualche volta, anche creando pasticci; i genitori che ci vengono a far vedere come rimediare a qualche piccolo errore e come cercare di evitarli; le risate fatte insieme e le barzellette e i canti intonati mentre si lavorava. Questo piatto racchiude tutto questo.
Quando lo assaporo riesco a sentirne gli echi. 
Ormai è da molto che non prepariamo questa strabiliante composizione di colori e allegria, inventata da mio padre, e non mi dispiacerebbe affatto cucinarla più spesso.

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