venerdì 25 settembre 2020

COME L’ACQUA TRA LE DITA

Frequenti la scuola media da due settimane, quasi. E in queste due settimane è successo. È successo che da pulcino di casa tu ti stia trasformando nella meravigliosa creatura indipendentemente che stringe le sue relazioni e cammina la sua strada. A parte lo shock iniziale della nuova prof. di matematica, personaggio celebre e storico delle cronache scolastiche, che ti ha assegnato una ricerca sul coronavirus il secondo giorno e per la quale ti sei parecchio offesa; concluse le schermaglie e trovato un modo di stare anche con la nuova autorità, sei andata. Andata al parco con gli amici, ne hai trascinato qualcuno a casa citofonando alla vecchia maniera, fai dei capannelli di bici in questo tiepido inizio di autunno, chiami, scrivi e chiacchieri serena con i tuoi pari. Chiedi il permesso  per questa nuova libertà, ma non sempre ‘Tanto mi dite sempre di sì.’ - non abituarti, che potrebbe venirci la tentazione di dire di no solo per rompere la tua statistica. Stai andando da noi, sfuggita, come l’acqua tra le dita. Come l’acqua che sceglie i percorsi più inaspettati per arrivare al mare.
Buon mare, microba mia.

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