domenica 24 luglio 2011

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Ore 14, sabato, primo pomeriggio. Finalmente a casa! XX apre la porta di casa e si trova di fornte, dopo 15 giorni di separazione: una cucciola di mezzo abbronzata e sorridente, che comincia subito ad aprire la valigia in bilico sulla porta nel tentativo di raggiungere tutti i possibili cadeaux di origine americana. Una microcucciola abbronzata e sorridente che indossa un improbabile abitino rosa e bianco, che le sta d’incanto. La microcucciola si scioglie in un abbraccio stretto e affettuoso accanto all’eccitazione “MA-MA, MA-MA, MA-MA!!” (= Guarda, finalmente sei tornata, dopo che mi avete lasciato per una settimana a pascolare in mari esteri e un’altra settimana a pascolare al nido estivo, con le maestre che non sono nemmeno le mie. Ora sono contenta, sei tornata e sei la mia mamma. ma non illuderti: viste le tue assenze frequenti e prolungate, per la stabilità della mia vita affettiva mi sono legata alle figure che riconosco, nonna MM e papàsplendido. Sono contenta che tu sia tornata, ma non potrai mai fare nulla per raggiungerli, nel mio personalissimo ranking degli affetti).
Una cucciola grande abbronzata e sorridente nella sua bocca sdendata, con una finestrella al posto dell’incisivo superiore destro che fa proprio simpatia. Il topino, tra l’altro, pare proprio aver pagato bene. Compare finalmente da dietro una porta anche YY, stanco e felice. Che bello essere finalmente a casa!