giovedì 3 maggio 2012

E TU CHE...

E tu che sei l'ultima arrivata, quella che nessuno considera perché nessuno ha mai tempo, tutti sempre troppo impegnati nella gestione compiti/ scuola/ attività sportive per preoccuparci delle tue semplici e tenere richieste;
tu che nonostante questo sei sorridente praticamente sempre, di un sorriso arricciato e contagioso;
tu che quando non sorridi è soltanto perché stai cercando il tuo posto in questa famiglia così fitta fitta, e lo fai gridando NO a pieni polmoni, a più non posso, un no abbigliato anche di un muso corrucciato;
tu che con la tua solarità positiva sei la prima a preoccuparti dell'altra tua sorella, quella che strilla e strepita un po' a casaccio, e a portarle i suoi amici del cuore, i peluche che hai presto imparato la fanno ritrasformare nella deliziosa persona che è;
tu che sembri impermeabile ai castighi, alla voce grossa e che quando decidi di fare di testa tua neppure uno schiacciasassi ti farebbe cambiare strada;
tu che ti sai mettere le scarpe (soprattutto al contrario, che è anche più difficile), che sai fare pipì da sola, che hai una competenza e una autonomia guadagnate grazie a nonsisacosa, sicuramente non grazie a me;
tu che sei stata invitata dalla sempre frizzante e vulcanica nonna MM nella sua casa a Nizza, dove sei con lei ormai da tre giorni;
tu che hai scoperto il piacere della conversazione telefonica e oggi hai raccontato le meraviglie del parco degli animali: TE LO-TE KE FA-ZE-VA-NO TU-FFI, AHAHAHA (= tre lontre che facevano i tuffi, e mi hanno molto fatto divertire), DU-E ZI-VE-TTE DI NE-VE (= due civette delle nevi, veramente belle, bianche e maestose), CAN-GU-RI-NO NE-LLA TA- CA (=il cangurino nella tasca della sua mamma, non si vedeva tanto ma io lo so che voleva uscire, di sicuro);
tu che hai raccontato all'altra tua sorella, quella meno strana, che c'era un coccodrillo ma si vedeva solo a metà perché dormiva appoggiato al muro, che sei stata inseguita da un pellicano, svariate oche e che le tartarughine d'acqua non c'erano più, sostituite da tre tartarugone di terra;
tu che passi le notti fuori, oltre confine, e non hai nostalgia;
tu che impazzisci per le ruspe e costringi i tuoi accompagnatori a stazionare accanto agli escavatori per ore;
tu, che hai conquistato il cuore della nonna MM che ti si dedica con trasporto, hai conquistato anche il nostro, di cuore, mio e di YY, e siamo tanto orgogliosi di te. Anche se ci preoccupiamo sempre prima della scuola, dei compiti e delle attività sportive.

Buona vacanza al mare, indipendente e libera, piccola microba sorridente.

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