mercoledì 2 maggio 2012

TU CHE...

Tu che sei schiacciata tra due sorelle ingombranti, ma il tuo ego non ci sta a fare la parte del prosciutto nel panino e fai di tutto per plasmare e comprimere l'altrui personalità;
tu che parli, canti, chiacchieri, strilli o protesti a gran voce, tutto pur di non stare in silenzio;
tu che qualche volta (o magari anche un po' più spesso) ti arrabbi di una rabbia cieca ed incontenibile, che poi però riusciamo, con fatica, ad imbrigliare nella sua scatola;
tu che leggi e scrivi con passione, un po' prima del tempo, e i tuoi amici ti chiedono di scrivere per loro il titolo del piano diabolico "come scappare dalla scuola" - e tu lo scrivi senza battere ciglio;
tu che osservi con cura, e il tuo intuito ti mostra aspetti invisibili ai più;
tu che ricordi con precisione, correggendo le molte sviste della tua mamma con piglio napoleonico;
tu che è da un mese che chiedi di preparare i bagagli per la gita e alla fine li abbiamo fatti insieme, con solo qualche giorno di anticipo, perché hai ritenuto indispensabile la tua supervisione;
tu che stamane ti sei alzata entusiasta, ben conscia che oggi era il giorno della partenza, la TUA partenza;
tu che hai corso fino a scuola, hai posato paziente davanti al portone per la foto documentale dell'evento e poi sei entrata diligente e composta come poche altre volte;
tu che sei salita sul pullman della gita tenendo per mano una bambina a me sconosciuta, ti sei accomodata sui sedili e non stavi più nella pelle dalla felicità;
tu che dal finestrino ci hai mandato mille baci, ma hai presto dimenticato i nostri sorrisi commossi per accogliere con intensità questa profonda esperienza;
tu che mi sei sembrata così piccina, eppure così grande e competente...

Buona gita di quattro giorni a scuola natura, cucciola di mezzo.

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