mercoledì 12 settembre 2012

E OGGI...

Oggi invece non abbiamo tirato tardi per niente, siete comparse in anticipo sulle più ottimistiche tabelle di marcia, vestendovi con insolita cura e facendo colazione in tempi ragionevoli. Alle 7.35, con soli 55 minuti di anticipo sull'inizio delle operazioni scolastiche, avevate i denti puliti, la pancia piena e le scarpe ai piedi, e temo che il miracolo non si ripeterà che, forse, tra un anno solare. Avete ingannato l'attesa leggendo e giocando, e finalmente il portone della scuola si è aperto per accogliere i vecchi amici, bimbi abbronzati, allegri, alcuni più alti di una spanna rispetto soltanto a qualche mese fa. Avete ritrovato con emozionata gioia gli amici di sempre, e tu, cucciola grande, ti sei avviata al galoppo su per la familiare scala azzurra, ridendo e chiacchierando fitto fitto.
Nel frattempo un'affollata schiera di fratelli di mezzo si distraeva a vicenda per stemperare l'ansia dell'attesa del loro primo giorno. All'orario stabilito, settantacinque zaini con le gambe e i loro centocinquanta genitori si sono avviati per la stessa scala azzurra di cui sopra, si sono assiepati in un atrio troppo piccolo per contenerli tutti e hanno ascoltato con il cuore in gola i nomi scanditi, neppure troppo chiaramente, da una fredda e poco comunicativa nuova preside. Le mie lacrime, pronte ormai da ore, si sono sciolte quando, alla chiamata del tuo nome di mezzo, ti sei avvicinata alla tua nuova, autorevole maestra e sei stata abbracciata dagli amici vecchi e nuovi, tra cui il piccolo LUCA, già biondo e serafico compagno di svariate marachelle.
Una volta in classe, la TUA classe, la nuova maestra ha poi chiesto a noi di scrivere, per voi e con voi, il nostro augurio su una scintillante stella gialla (che ogni raggio di questa stella ti porti gioia e la curiosità della scoperta, sempre) che sarà appesa in classe per tutto l'anno. Ti sei naturalmente accomodata al centro della scena (il baricentro della classe cade al millimetro sul tuo banco, in posizione strategicamente centrale), hai chiacchierato con la tua simpatica amicissima Els, da cui ho l'impressione che la maestra ti separerà non più tardi di domani. Nel resto della mattinata pare abbiate giocato a palla, fatto merenda, girato per tutta la scuola, giocato a rincorrervi in giardino, fatto visita alle classi dei fratelli più grandi, disegnato il vostro ritratto. In una giornata dalla logistica operativa, ma anche emotiva, molto complicata, tu mi hai invece mostrato come affrontare, con il sorriso e la curiosità dei tuoi quasi sei anni, l'inizio di un'avventura indimenticabile, e spero che il gioioso ricordo di questa giornata rimarrà nel tuo cuore per sempre.

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