martedì 26 marzo 2013

LEI, INTANTO

Lei, TT, intanto: ubbidisce al millimetro ad ogni indicazione della cucciola grande, che ne approfitta e la fa saltellare, e sedere, e correre, e sedersi di nuovo, e saltare di nuovo, solo per poterla coccolare come si merita. TT, in una sorta di amplificata captatio benevolenzae, non sgarra e gode di questa ulteriore, inattaccabile simbiosi con la cucciola grande.
Poi arriva il momento per i Noicinque di tornare a casa dopo aver dato il benvenuto a Giomo, TT fa la matta e accompagna la cucciola grande al portone, poi esce e la vede avviarsi verso casa sua con sorelle e genitori. Passa la notte a non darsi pace per non aver controllato che la cucciola grande, l'unico reale capobranco che davvero TT riconosca, sia arrivata a casa sana e salva. Così all'alba, appena riesce a convincere MONI a scendere per fare pipì, approfitta del portone aperto e scappa come un fulmine. MONI, che quando TT corre via non si dà pace e rimette in discussione i suoi sei diversi brevetti di addestratore cinofilo e i due decenni di esperienza con i pelosi, la cerca nel solito prato vicino a casa. Ma TT non è lì. In questo gelida alba di marzo TT è seduta, ansiosa e scodinzolante, davanti a casa Noicinque, non distante ma neppure troppo vicina. MONI, che conosce il ragionare canino, si incolpa dell'accaduto e si rende conto, con crescente orrore, che il senso di protezione e responsabilità che TT prova verso il capobranco (cucciola grande) è ormai incontenibile, e giura che da ora in poi, sempre, accompagnerà la cucciola grande a casa con TT.

Nessun commento:

Posta un commento