lunedì 15 agosto 2016

IL CONTRAPPASSO

Come la meraviglia si scioglie di fronte alla grandezza della natura di Yosemite e dei monti della Sierra, uno stupore, ma di tutt'altro genere, accoglie i Noicinque all'ingresso della rutilante Las Vegas.
Situata in mezzo al nulla, deve la sua fortunata espansione alle permissive leggi del Nevada sul gioco d'azzardo e alla creazione del più grande lago artificiale che grazie ad una grande diga garantisca fornitura dell'enorme quantità di energia che richiede. A Las Vegas fa caldo, caldissimo, ma la città è fatta per vivere all'interno dei suoi mille casinò che fanno a gara per essere il più attraenti possibile. Luci, musiche, spettacoli di strada, fontane e giochi d'acqua si alternano sulla Strip, la strada principale, dove ogni edificio fa aspira  ad essere il più grande, maestoso, imponente, o semplicemente, ad un occhio europeo, kitsch...
Le cucciole si divertono relativamente alle mille luci intuendo l'esagerazione che permea la città di Las Vegas come una linfa: tutto è e deve essere più. Più alto, più grande, più colorato, più scenografico, più maestoso, più imponente.
Salvo poi ridere come delle matte alle gondole finte del Venetian che funzionano con un pedale e commentare, da navigate viaggiatrici...beh ma qui...è tutto finto. Ebbene: si.

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