giovedì 4 agosto 2016

UN POSTO PROFONDO E BIZZARRO

Fra la manciata di stati che XX ha incontrato in America, ce n'è uno che si è ricavato nel suo cuore un posto speciale. Perchè nonostante ci siano enormi differenze tra New York e l'Idaho rurale, tra la Virginia e La Los Angeles dei vip, c'è un angolo - piuttosto vasto, in realtà - che ti scava un posto nel cuore e non se ne va. Si tratta di quel quadrato un po' a sinistra della California, anche qui i confini sono tracciati con il righello come nell'Africa post bellica. Lo Utah si respira. Diverso. È poco popolato, come tutti gli stati del grande West, ma qui chi ci abita con grande probabilità è un mormone. Che sono, che fanno i mormoni? La chiamano anche LDSC, (Latter Day Saints Church, la Chiesa dei Santi dell'Ultimo Giorno), fonda i propri valori su famiglia, la comunità religiosa e il duro lavoro. E poi. E poi ci sono delle curiosità un po' buffe, qualcuna fa riflettere. Per esempio: i mormoni non bevono caffeina nè altri eccitanti. Niente caffè, niente tè, niente cola cola, niente Starbucks. Lo Utah è l'unico posto dove non trovi Starbucks ad ogni angolo, anzi, non ne trovi per niente. E poi. I mormoni ritengono talmente sacra la vita che credono che più alto è il numero dei tuoi figli, più vicino sei al paradiso (in cielo, perchè in terra XX sospetta che undici figli tendano piuttosto ad avvicinarti a tutti i gironi dell'inferno). Così nelle riunioni si ostenta proprio il numero di bambini per famiglia (non meno di cinque, otto il numero medio, undici il record in questo viaggio). E poi. Pare, ma questo è un gossip del curioso personaggio con cui XX ha viaggiato qualche giorno, che i mormoni mettano mutande speciali, non è chiaro se per la questione dei figli o per resistere alle tentazioni. Vengono comunque considerate sacre e, come su tutte le altre cose, con loro non se ne parla data la riservatezza e dell'argomento e dell'interlocutore.
A parte queste sfumate curiosità, la comunità dello Utah (Salt Lake City è stata fondata dal padre della religione, tal Joseph Smith, che avrebbe sentito la valle impregnata di una spiritualità profonda alla metà del milleottocento) trasmette sicurezza, calma, affidabilità, determinazione. Non stupisce che il simbolo dello stato sia la forma di un alveare, operoso e instancabile.
Le persone sono soltanto una parte della profondità che si respira qui. La valle non è in realtà una valle ma più simile a quello che con standard dimensionali europei si definirebbe "pianura". Circondata da monti maestosi, senza colline di transizione. Pianura. Monti altissimi. Gli edifici, nuovissimi e in grande espansione, offrono la vista di monti senza risparmio e senza paragoni grazie a sapienti e diffuse vetrate (perfino nelle sale d'attesa) - è un po' come se la maestosità fosse per tutti, quasi trascurabile. È però una maestosità che ti imprigiona il cuore.

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