sabato 24 settembre 2011

CINQUE

Ventiquattro settembre duemilasei, domenica. Dopo un pranzo a base di gnocchi preparati con cura insieme alla tua sorella cucciola grande, gnocchi di cui lei non ha mangiato neppure un esemplare, la mia pancia con te dentro comincia a stringersi, contrarsi e fare un po' male. Voliamo in ospedale, dopo aver lasciato una cucciola grande un po' smarrita con una nonna MM eccitata ed entusiasta.
All'ospedale, dopo aver gentilmente fatto presente che qualche doloretto diventata decisamente più intenso, ci hanno visitato e di gran carriera portato in una sala azzurra, dove l'ostetrica di turno ci ha aiutato, con competenza ed empatia, ad attraversare questa esperienza grande. Cloc, il mio ossicino sul fondoschiena si sposta e tu sei lì, tra le mie braccia, con occhi scuri e intensi anche se hai solo qualche minuto di vita.
Sei stata una neonata sorridente, una bimba piccola socievole.
Ventiquattro settembre duemilaundici, sabato. Ti alzi allegra e con il respiro sospeso nell'attesa, aspetti con pazienza che tutti quanti ritornino alla vita (soprattutto la tua mamma, che soffre di quel leggerissimo sonno da jet-leg), scarti sorridente il pacchetto trovato sulla sedia della colazione e ti insospettisci nel vedere una coperta rossa che copre qualcosa nel bel mezzo del soggiorno. Quando vedi il fiocco, cominci a presumere si tratti di un altro regalo, IL regalo, come infatti è: una bella bicicletta nuova nuova, più adatta alle tue gambe che si allungano, tutta fru-fru color rosa e fucsia, con i brillantini sui fili dei freni e sulla borraccia, irrimediabilmente rosa, rosa come io non l'avrei mia scelta, rosa come solo a te può piacere da impazzire.
In questi cinque anni abbiamo attraversato mille abbracci, tante esperienze, abbiamo imparato ad amarci senza condizioni, anche se ogni tanto siamo un po' stanche o nervose. Tu sei diventata una bambina allegra e molto generosa, brillante e chiacchierona, socievole e ridanciana, attentissima osservatrice dell'altro. Capace di grandi passioni, anche un piccolo torto ai tuoi occhi diventa insostenibile, scantenando reazioni amplificate. Ti sei trovata in una posizione scomoda, come il prosciutto in un panino, non ancora grande ma non più la piccola di casa, ma la tua personalità forte e determinata in qualche caso sembra far scomparire le altre due fette di pane del panino. Grazie a te, sono diventata una mamma più attenta, ho imparato che se ti arrabbi è più bello darti un abbraccio che fare la voce grossa, che qualche volta posso diventare un modello, anche se questo continua a farmi paura.
Buon quinto compleanno, cucciola di mezzo, che la tua forza ti porti dove scegli di dirigerti.
Con tutto il mio amore, la tua mamma.