mercoledì 10 giugno 2020

LE REFERENZE IT

L’inizio tecnologico di XX nella sua nuova casa professionale sembra essere stato piuttosto respingente. Per motivi non noti, non uno dei sistemi previsti funzionava non solo al momento del suo arrivo, ma neppure una settimana dopo. Così non c’è un indirizzo e mail, e si deve andare in parallelo con la mail vecchia, che grazie al cielo funziona ancora. Questo implica l’uso di due computer, il travaso di file, la complessità nel tenerli aggiornati. La mail sembra essere la porta per il mondo nuovo, dunque senza mail non si accede a nessun sistema. 
Per osmosi, anche il programma dei badges del nuovo ufficio non va, dunque XX quando va in sede deve telefonare a qualcuno (che non conosce e che facilmente ha il telefono deviato sul cellulare, e speriamo che non sia in home office proprio oggi) per farsi aprire la porta. Non ha funzionato la richiesta della carta di credito, quindi ‘gentilmente devi farti ridare la procedura - dall’ufficio polacco’. Peccato che il contatto che le hanno dato abbia smesso di essere il contatto proprio oggi, dunque XX ha lasciato un milione di messaggi alla segreteria telefonica polacca per nulla. Non va il telefono, il cui sistema va compleamente integrato a mano passando ad iOS. L’ipad non ha la SIM, è XX ha passato l’week end a tentare di trovare il posto della tesserina (invano. Le mancava solo di ricorrere a Mr.Dan, che peraltro ha chiamato dopo aver provato spilli e graffette per una mezza giornata nel tentativo aprire lo sportellino della sim del telefono).
Così ad un certo punto succede che in una tarda serata il suo capo la chiama, sta al telefono con lei in francese e intanto chatta sul sistema interno con un non meglio specificato IT manager che promette mari e monti.
Il giorno dopo le telefona un Jean Christophe dalla Svizzera, e configura con lei parlando in francese in pc in inglese e un telefono in italiano. L’intera procedura ha richiesto oltre quattro ore.
Poi finalmente succede che il sistema sembra COMINCIARE a funzionare. Peccato che con la mail le abbiano fatto sparire i file su cui aveva lavorato nei giorni precedenti. Così scopre come segnalare un malfunzionamento, e due giorni dopo sulla chat interna si palesa un Daniel da Budapest. XX non sa chi sia Daniel, nè da dove chiami, ma grazie al cielo il sistema mette in chiaro la funzione, e quando XX legge IT manager molla tutto e si rende disponibile per il nuovo salvatore. Che sembra risolverle il nuovo problema, le ricancella i nuovi files (sembrano non poterne fare a meno) e dice che si informa per un’ultima, piccola questione rimasta in sospeso.
Che le referenze tecnologiche di XX siano travasate, in un leakage di informazioni, dal vecchio al nuovo IT? Nessuno si spiega la montagna di problemi incontrati nelle prime ore di nuova tecnologia e si, forse il vecchio direttore IT aveva ragione: voleva chiamare il suo cugino esorcista.

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