venerdì 21 agosto 2020

MEGATTERE

La microba lo sa, che l’animale preferito di XX sono le balene, da quella volta in Canada quando per vederle è stata su un barchino nella nebbia per ore sentendone il canto, e all’ultimo secondo tre megattere sono spuntate accanto, ma proprio accanto alla barca e l’hanno accompagnata per un po’. Da quella volta le balene, le megattere in particolare, accompagnano il cuore di XX.
Succede che la baia di Skyalfand sia ‘terreno’ di alimentazione per le balene durante l’estate. Vengono qui a fare il pieno di energia prima di affrontare la migrazione verso acque più calde, dove accoppiarsi e dare alla luce i cuccioli. Dal piccolo paesino di Husavik, dunque, partono barchini e barchette alla ricerca dell’avvistamento dei grandi mammiferi marini.
Così la Big Family si imbarca sulla Nattafir, il capitano parla solo islandese e la guida è una ragazza spagnola che racconta di pinne e fanoni, di abitudini e migrazioni. Ti raccomandano di vestirti caldo, la Big Family ha tutti i bagagli addosso, ai ragazzi (che sorprendentemente in Islanda vengono considerati Covid-free in tutte le situazioni) si consegnano le tute calde e la barca dondolante e con il nome che ricorda un faraone egizio prende il largo, perlustrando la superficie del mare alla ricerca di qualche soffio.
E dopo poco eccoli, i soffi. Due, vicinissimi. La barca dondola, a tutto gas è sempre lentissima ma i soffi restano lí nei paraggi senza allontanarsi. Finché compare una coda orizzontale, la guida parla di ‘deep dive’ che durerà da cinque a sette minuti, XX si commuove, YY e il cuginone YY scattano foto a raffica con il teleobiettivo.
Le megattere ricompaiono un po’ più in là, una si chiama Jack, la si riconosce dal pattern della coda. Per le altre, si accettano suggerimenti.
Sbuffi, code, mare calmissimo e illuminato da un sole inedito, animali meravigliosi. Che gita.

Nessun commento:

Posta un commento