Atterrati sotto una bufera nella pista costruita sul mare, meno male che era buio e non si vedeva, alla BigFamily viene concessa ancora qualche ora di sonno in una casa affittata per l’occasione. Essendo però l’alba, il padrone di casa non aveva messo a disposizione le chiavi dove avrebbe dovuto e i sette si ritrovano a dormire in una casa vicina, non loro, senza acqua ne riscaldamento (reato di effrazione, in effetti). Ma i letti hanno fatto il loro dovere. Quando albeggia, circa verso le undici del mattino, si cominciano a vedere i magici profili delle montagne di neve che si tuffano a picco nel mare, e sono tutti già innamorati di questa magia.
A completamento del viaggio dalle notti turbolente, appena auguratisi la buonanotte, tutti in branda in pigiama nella casa di fronte al mare, ecco che l’energico bussare alla porta non lascia dubbi: ‘l’auroraaaa!’. Così escono, chi in pigiama, chi un po’ più vestito, tutti con i ramponi ai piedi per stare stabili sul ghiaccio e con le batterie di scorta delle macchine fotografiche. Il cielo regala una girandola veloce e le strisce di colore tra una nuvola e l’altra. E il viaggio si qualifica come ufficialmente meraviglioso.
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