sabato 8 gennaio 2022

DAY 2

Un hotel costoso, l’impossibilità di uscire ma anche di contattare il centro di emergenza medica norvegese (il telefono di XX non abilitato, gli altri con il credito che si asciuga peggio che alla roulette), l’etica di mettere un numero a pagamento come riferimento della emergenza medica norvegese. Il bucato della biancheria, le mille telefonate all’assicurazione, alle linee aeree, al cuginone FFF, fatto sbarcare anche lui o torto collo ma senza segnalazione alle autorità, i confronti con Lux, anche lei scaraventata giù dalla nave. Il check in di chi riesce a partire come FFF, le video all con le nonne che si incastrano e si incrociano anche a distanza. Le ragazze tranquille, ognuna persa per i fatti suoi. La cucciola grande che sembra stare bene con un po’ di tosse al di là della porta che non si può varcare. Si ordina la colazione che faccia da brunch, c’è chi legge, chi finisce i sudoku, chi riceve la ricerca di scienze di gruppo che non potrà esporre a scuola con gli altri, chi chiama a perdifiato, chi prova ad allenarsi dopo aver eliminato la brandina microba, chi chiama la TIM per la questione del numero inaccessibile e apre un disservizio, chi riceve messaggi di affetto e chi li manda, chi fa il conto dei positivi in classe e chi cerca di interpretare la lingua etrusca in cui sono scritte alcune circolari della scuola che riguardano le procedure Covid. C’è chi fornisce i numeri dell’ambasciata, chi quelli del console della municipalità, chi promette il vocabolario di greco online per la DAD.

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