domenica 31 agosto 2025

SUM UP DI AVVENTURE - RACCONTO DI VIAGGIO

All’attivo delle (dis)avventure che resteranno negli annali di questo maestoso viaggio:

  • un bagaglio (fortunatamente quasi vuoto) disperso ed inseguito per settimane con e senza i tracciamenti della linea aerea
  • tre peduline con la suola staccata e la suola sciolta, e relativo ri-acquisto di calzature nuove in pizzeria (in due pizzerie diverse, a dirla tutta)
  • due tonsille microbe grandi come albicocche e visita medica d’urgenza con l’infermiera dal nido in testa e il dottor Craig
  • un parabrezza crepato dal caldo dei 48 gradi e auto sostituita
  • una gomma bucata e sostituita allo Shi Stop Shop, il posto più incredibile per aggiustare una gomma
  • le stesse due tonsille microbe sempre dimensione albicocca, nuova visita d’urgenza con la dottoressa Danielle, che questa volta fa anche gli esami del sangue per curarle
  • un secondo parabrezza rotto da un sasso, crepato lungo tutta la lunghezza e tenuto così perché troppo lontani da tutto
In fondo, se la sono cavata.

venerdì 29 agosto 2025

E DOPO TANTA PROSSIMITÀ - RACCONTO DI VIAGGIO

È una graziosa cittadina di montagna, Park City, accanto (si fa per dire, accanto alla maniera americana a circa novanta minuti di guida) a Salt Lake City. Hanno prenotato una notte per interrompere la lunga guidata del ritorno. 

Siccome il cuginone FFF ha invece optato per guidata lunga, si ritrovano con due camere, ciascuna più grande di casa loro. Due entrate in ogni suite, due bagni, cucina, due televisori, letti enormi, mobili d’epoca e spazi inimmaginabili.

Dentro la stessa camera, per parlarsi si telefonano.

QUEI CANYONS, FINALMENTE - RACCONTO DI VIAGGIO

È lultimo giorno intero, pare esserci un parco statale (ormai lo stato non si sa più, troppo vicino a troppi confini) con quei canyon che non hanno ancora visto.

Così mentre il cuginone guida nove ore per una vista del Grand Canyon, loro guidano un po’ meno alla ricerca dei canyon, quelli stretti stretti dove quasi non ci passi.

Il parco ha un centro visitatori deserto, c’è appesa la foto di un canyon. Le ragazze si infilano in tutte le porte enscovano un ragazzi o messicano, gli dicono ‘vogliame vedere questo canyon!’

E lui: ‘andate un po’ dove volete, ce ne saranno almeno cinquanta, lì fuori.

In effetti, e tutti con foto parecchio instagrammabili.

giovedì 28 agosto 2025

LEI, NEL FRATTEMPO

Un nonno per arrivare a Gallipoli, un treno fino a Lecce, un treno fino a Bari, un treno fino all’aeroporto, un aereo fino a Milano, una metropolitana e forse un uber.

Fanno un totale di sette tratte con mezzi vari, quelli della cucciola di mezzo, tempo non definito per rientrare a casa, aprire la valigia (se non si è già aperta in metropolitana come peraltro già accaduto), recuperare due o tre capi imperdibili, compattarli in una miniborsa per le giornate a Vienna, prendere il tram e andare a dormire da Z, con cui domani parte per la capitale asburgica.

Non si registrano controlli alla pianta carnivora.

Estate senza sosta, letteralmente.

mercoledì 27 agosto 2025

SE PASSI DA CASA - CONVERSAZIONI DI VIAGGIO

‘Prontooo, ciao cucciola di mezzo. Allora tu domani passi da casa?’

‘Eh, si, arrivo verso le quattro del pomeriggio all’aeroporto, passo da casa e poi vado da Z, dormo da lei e poi partiamo per Vienna.’

‘Bello, allora quando passi da casa mi guardi i fiori? (Un mazzo enorme appeso a seccare appena prima della partenza alla poltrona sospesa di XX, ndr) e anche la pianta carnivora. Le devi dare l’acqua distillata, nel piattino di sotto.’

‘Quella del frigo?’

‘No, quella del ferro da stiro.’

‘Ah, ok.’

Voce fuori campo da cucciola grande: ‘Ma dai, che bello, hai una pianta carnivora! E cosa mangia? Le mosche?’

‘No, le mosche sono troppo grosse. Io le do le zanzare.’

Come se fossero le crocchette del gatto.

domenica 24 agosto 2025

GEYSER BUSTERS - RACCONTO DI VIAGGIO

Sono molti i geyser a Yellowstone, e uno è il più famoso di tutti: si chiama ‘Old Faithful’, vecchio fedele, perché si dice sia facile prevedere il suo getto, piuttosto scenografico e alto oltre trenta metri.

Si dice erutti ogni ora e mezza circa, con un buffer di più o meno dieci minuti. Solo che il giorno prima aveva eruttato solo una volta, come se avesse l’orologio scarico.

Con tempismo chirurgico, la big family arriva in prossimità del geyser, lui si sveglicchia quasi subito, fa un getto a metà e lascia tutti un pochino delusi.

Ma questo vecchio non poi così fedele non è mica l’unico, ci sono molti altri geyser e se ne vedrà ben qualcuno eruttare, no?

In effetti, sembra che ci sia una sorta di maledizione anche per i geyser più frequenti: la big family resta ad aspettare, chiede informzioni, si mette paziente ma nulla, nemmeno un poco di vapore.

Quello che vedono, ed è francamente impressionante, è l’attività del geyser solitario, lontano da tutti, che non sbuffa ma muove la sua acqua a intervalli regolari, come quando l’acqua si sposta e non sai perché. Per qualcuno, questo ricordo di acqua come mossa da mano invisibile è meglio di un getto di vapore.

MEGLIO DI NIENTE - RACCONTO DI VIAGGIO

Breve storia semitriste: volevano cavalcare, monta western, invece piove a catinelle. Forse si monta forse no. ‘Intanto ci fai vedere il ranch?’ E comincia visita informale di ranch storico a cavallo tra Idaho e Montana (difficile pensare a un posto più western di quello).

Alla fine il giro è cancellato per pioggia, ma le storie del ranch di Sidney restano.

venerdì 22 agosto 2025

PIETRAGIALLA, YELLOWSTONE, ASSAGGIO - RACCONTO DI VIAGGIO

Yellowstone vuol dire pietra gialla, e in effetti alcune zone calde del megavulcano che dorme e borbotta sotto il parco e sotto una buona parte di Stati Uniti sono proprio gialle. Yellowstone è un posto magico e protetto che racchiude le mille manifestazioni della grandiosità della natura. Un lago grande e puro che ogni tanto sobbolle qua e là, non una barca, non un bagnetto. Conifere grandi e piccole, alcune sbiancate dall’eccessivo calore accanto a piccole piante novelle, la foresta del futuro. Qui si protegge la biodiversità della fauna, con grande attenzioni a grandi mammiferi come orsi. Nel parco scorrazzano moltissimi bisonti, tutti discendenti di una piccola mandria protetta a stento dai bracconieri all’inizio del novecento. E poi ci sono lupi, marmotte, falchi, aquile, cervi reali, alci e molto altro.

Si impara a vedere gli animali dagli altri, è facile parlare agli sconosciuti tutti uniti nel comune obiettivo di stare con il fiato sospeso di fronte alla maestosità, all’incontro, al rispetto.

Il conto di quanti bisonti sono stati avvistati oggi è stato subito impossibile, ma l’elenco cita anche un cervo reale mamma e il suo figlio, una marmotta, svariati daini e alla fine compare pure il palco maestoso del cervo reale papà.

giovedì 21 agosto 2025

QUI, AVVENTURA - RACCONTO DI VIAGGIO

C’è un’incomprensione di fondo tra i visitatori dei parchi del nord-ovest e i ranger degli stessi parchi. Il conflitto riguarda l’approccio all’incontro con orsi neri o grizzly. Nello specifico, i visitatori vorrebbero incontrare l’orso da vicino, fare un sacco di foto e osservarlo per bene. I ranger, dal canto loro, tendono a disincentivare qualsiasi avvistamento e suggeriscono invece di fare molto rumore, essere numerosi sul sentiero, gridare ‘hey bear’ dietro ogni curva per evitare di sorprendere il maestoso e unghiuto animale e farlo sentire minacciato permettenogli così di allontanarsi. Niente incontro, niente foto e soprattutto niente pericolo.

La big family, che l’orso l’ha già visto e pure da vicino, realizza dunque di aver disatteso tutti i suggerimenti all’osservazione dell’orso dal sentiero. Mano a mano che le gite si fanno più nell’interno, su sentieri meno battuti, si attrezzano con spray antiorso, chiedono un corso ad hoc alla ranger su come usarlo e si fanno più cauti, o perlomeno armati.

E poi accade che lungo una strada sterrata, dall’auto, si palesa un orso nero intento a mangiare bacche, vicino vicino. Lo vede la microba, grida ‘orso, fermati!!’, YY ribatte ‘sei sicura?’ ‘SONOSICURAFERMATI!’.

E così l’orsetto viene fotografato in relativa sicurezza, riempiendo il cuore di tutti. E pure i ranger erano abbastanza sereni.

Il pomeriggio si srotola con un’altra avventura, quella del rafting. Fare rafting in ‘white waters’ vuol dire sulla schiuma bianca, quella delle rapide. Il fiume è lo snake river, ti portano in uno scuolabus in servizio al tempo la guerra del Vietnam ed è probabilmente l’ultimo mezzo rimasto su suolo americano senza aria condizionata. Poi arriva Zac, la guida di uno dei gommoni (quello noiquattro) che grida come il tenente di Full Metal Jacket, ma che alla fine ha fatto loro vivere un’esperienza indimenticabile, a base di rapide e remi, acqua gelata, avvistamenti di aquile e falchi pescatori e tane di castoro.

mercoledì 20 agosto 2025

BEAR WATCHING - RACCONTO DI VIAGGIO

Il primo assaggio del parco di Teton è un assaggio lungo. Qui i laghi hanno nomi di persone e si chiamano Jenny Lake, Jackson Lake, Emma Matilda Lake, Harry’s Lake, eccetera.

La big family sceglie un trekking intorno al lago, lungo e un po’ affollato. Verso il ritorno, quando i passi si fanno stanchi dopo oltre otto miglia di sentieri, dopo aver fotografato il lago da ogni angolo, colto un numero altissimo di scoiattoli per nulla intimiditi sulle macchine fotografiche, eccolo! Il re della zona, l’orso. Si tratta di un black bear, un orso nero, che cerca le bacche più buone dei cespugli accanto al sentiero. Per nulla interessato al pubblico che lo riprende, cerca e trova bacche succulente e il muso spunta dal verde quando si allunga a cercare i frutti più in alto.

Raccomandano, per gli orsi, di fare rumore, ma nessuno faceva un fiato, tutti sospesi nell’emozione della prossimità con questo maestoso animale. Bear watching, check.

martedì 19 agosto 2025

A DAY ON THE ROAD - RACCONTO DI VIAGGIO

Un giorno di trasferimento con otto ore di guida può diventare molto lungo, e anche molto bello. La big family si lascia alle spalle i canyon e gli archi e i mesa e gli hoodos dello Utah e punta verso nord alla volta degli stati dell’Idaho e Wyoming.

Sulla via, per interrompere i paesaggi del deserto dello Utah, si fermano a Salt Lake City: l’autostrada si fa affollata e larghissima, si vedono in lontananza grattacieli di vetro. Il primo obiettivo è il tempio mormone, quella enorme costruzione bianca che svetta nel centro della città e che rappresenta casa per la chiesa dei santi dell’ultimo giorno, il nome completo di questo credo. La costruzione si intuisce enorme dietro i ponteggi coperti, gentili volontarie da tutto il mondo spiegano che il tempio è in ristrutturazione e non si può visitare, ma tutto il resto si. La religione è giovane, ha meno di due secoli: verso il 1830 tale Jospeh Smith, pioniere tra i pionieri, dichiarava che aveva ricevuto una rivelazione, il libro di Mormon, scritto in una lingua sconosciuta che definiva egiziano antico, che definiva precetti e dogmi sulla base delle tavole d’oro di Dio, che però non mostra a nessuno. Oggi i mormoni sono quasi di venti milioni in tutto il mondo, molti nello Utah, ma le volontarie all’accoglienza del tempio arrivano da ovunque: india, Brasile, Grecia, Regno Unito.

lunedì 18 agosto 2025

QUELLE TRACCE DEL PASSATO - RACCONTO DI VIAGGIO

Pare che lo Utah sia stata zona di dinosauri. Un brontosauro è l’icona, a rappresentazione in forma di statua verde brillante, di una catena di distributori di benzina. Nei negozi di souvenir, spacciano ovunque fossili di dinosauro. Con un poco di scetticismo e una buona dose di curiosità, la big family si avventura su sentiero a tema, trovando impronte riconducibili a velociraptor e similia. E per guardare nel passato ancora più profondo, in questa serata limpida e buia tornanto al parco di Arches a fare le foto alle stelle, a sdraiarsi sotto la Via Lattea, che in Europa ormai non si vede quasi più, a contare le stelle cadenti, a scattare foto con tempi lunghissimi usando le torce rosse e avvisando i fotografi vicini secondo i preziosi insegnamenti di Lux sulle foto notturne.

Una serata di stelle appese ad un cielo incredibile, che porta la luce del passato accanto ad archi di pietra bui e solenni.

giovedì 14 agosto 2025

NON SAI CHE ORA È - RACCONTO DI VIAGGIO

C’è un posto, in America, dove non sai che ora è. Dove due telefoni mostrano orari diversi nello stesso momento e luogo (foto disponibile a supporto). Si trova al confine tra Utah e Arizona: i due stati avrebbero lo stesso fuso orario, ma l’Arizona d’estate adotta l’ora legale, lo Utah no. E fin qui sarebbe facile. Se non fosse che c’è l’incognita della Navajo Nation, una zona che resta sotto il controllo del popolo Navajo, con i suoi capi, la sua legge e la sua ora. E nella Navajo Nation, a macchia di leopardo, un po’ c’è l’ora legale e un po’ no.

Il risultato: quando guidi attraverso quella meraviglia della natura che è la Monument Valley, quella regione di monoliti di rocce rosse e formazioni suggestive iconica del grande west, lo fai al tempo della luce, perché tanto che ora è davvero, non lo sai. E a pensarci bene non importa.

Quello che importa, invece, sarebbe avere tutte le gomme delle auto in ordine, mentre il fuoristrada Navajo ha provato una gomma di FFF. Nel deserto, nel nulla,  di fronte ad una meraviglia naturale da togliere il respiro, e con una gomma bucata. La mente cittadina suggerisce ‘cerchiamo un gommista!’ come fossero in centro città. Google li aiuta e propone un gommista lungo una remota strada di montagna nel deserto. Il posto ha un nome improbabile, Shi Stop Shop. Dopo aver comprato scarpe da trekking in pizzeria, può essere di tutto.

La sera avanza, google dice che il posto è aperto fino alle ventuno, XX non ci crede troppo e telefona, lei parla inglese e dall’altra parte non si sa, comunque sembra qualcuno ci sia, si parte  piano piano per la gomma a terra, lungo la strada più bella del viaggio.

Arrivano a un passo, ecco, questo è il posto. Il posto è difficile da descrivere: terreno sabbioso, un passo tra due valli, golden hour, gomme e auto un po’ dapertutto. Vengono accolti da un cagnone che naturalmente punta la cucciola grande che lo coccola e lui sale in macchina e non scende più. Il padrone di casa è un signore Navajo senza denti, gli si chiede in inglese elementare: gomma bucata, puoi aggiustarla? Lui sorride e dice si, prende un cric, uno sbullonatore idraulico e in dieci minuti la gomma è aggiustata con qualcosa che assomiglia a chewing-gum e ‘gonfiata a bomba’, con pressione doppia delle altre.

La parte suggestiva è il posto. Accanto ad auto e gomme di ogni genere, ci sono pecore in un recinto, tre cavalli (uno dei quali trotta e galoppa libero sulla strada) e Shi, se è lui, sta nel posto più magico degli Stati Uniti. Con le sue pecore, i suoi cavalli e le sue gomme e l’ora del sole.

mercoledì 13 agosto 2025

IL GIRO DEL MONDO - RACCONTO DI VIAGGIO

Oggi è il giorno del giro del mondo. Da ieri, infatti, la cucciola grande salta su quattro voli, di cui due intercontinentali, recuperando bagagli e passando all’immigration di tre paesi e cerca di raggiungere il resto della famiglia.

Vista l’andata, XX è quel filo preoccupata. Lei, la cucciola, comunica nel suo stile consueto, quello cdi chi la sintesi l’ha inventata. Quindi nel telefono di XX si accumulano messaggi del tipo ‘in aeroporto’, ‘fatto check in’, ‘sono al gate’, ‘atterrata’, intervallati da minivideo del nastro delle valigie vuoto (messaggio misleading. Vorrà dire ‘in attesa del bagaglio’ oppure ‘ perso bagaglio’, nel migliore stile cucciolo?).

Intanto il resto di big family avrebbe avuto una bella gita in programma al Grand Canyon, solo che la sponda accessibile per la distanza non era più accessibile a causa di un incendio molto esteso che ha danneggiato parecchie cose.

XX, YY e microba si avviano verso l’aeroporto finale della cucciola, passando per uno state park che contiene il lago Mead. Sperano di goderselo, in realtà il clima inospitale (temperature di 48 gradi, vento caldo che sembra di stare in un forno ventilato che sta cuocendo la pasta frolla) rende impossibile stare fuori più di un minuto; si scopre che c’è in effetti un lago e ci si può fare il bagno, rsistendo quella manciata di secondi per arrivare all’acqua. Il lago è enorme, sembra un po’ uno scenario post-apocalittico, non si vede un elemento antropico su tutta la costa dell’enorme bacino.

Dopo una nuotata, il tempo di arrivare alla macchina e i noitre sono già asciutti come dentro un’asciugatrice, ma più al caldo.

Si accorgono che il parabrezza è crepato, la crepa sembra diventare più lunga, decidono di anticipare la tratta verso l’aeroporto e mostrare il parabrezza al noleggio auto. La signora non fa una piega, chiede loro di aspettare dieci minuti e si presenta con una nuova auto, la Silver Jeeper, una bella jeep argento che rende la Bronco-Blu un piccolo rimpianto.

Parcheggiano, monitorano il volo della cucciola che sembra addirittura in anticipo, campeggiano al ritiro bagagli (curiosamente, negli aeroporti americani il pubblico ha accesso al ritiro delle valigie). Nel frattempo arrivano i messaggi stile cucciolo del tipo ‘atterrata’, ‘ora arrivo’. 

Si manifesta poco dopo al nastro giusto, la sua valigia azzurra già li, due trecce bellissime e lunghe lunghe come lei. Lei, con il mondo nel cuore.

martedì 12 agosto 2025

CONSULTO INTERNAZIONALE - RACCONTO DI VIAGGIO

Nella notte del west, la microba lamenta forte mal di gola, febbre. Tutti si svegliano, la provvidenziale torcia degli smartphone permette una indimenticabile visuale sulle sue tonsille grosse come albicocche. Si scattano foto, si mandano alla preziona amica SJ che subito chiama e dice ‘mmhh, meglio vedere un medico…’. Parte una negoziazione nel cuor della notte con l’assicurazione medica che li avrebbe mandati a due ore di guida, finalmente di raggiunge un accordo sulla più vicina città di Hurricane. Qui trovano Ariann, l’infermiera con un nido in testa, che quando vede la gola microba fa un balzo indietro, e il dottor Craig, che pure lui fa un piccolo balzo ma almeno era stato avvertito.

Escono di lì con una ricetta scritta nella lingua degli acronimi, che in farmacia si trasforma in un blister a compresse decrescenti, un po’ come la tavola delle tabelline, con le indicazioni ‘a colazione’, ‘a pranzo’, eccetera. 

Il cortisone sembra fare effetto, tanto che nel pomeriggio si decide di sfidare la sorte ed affrontare la passeggiata a ‘the narrow’: un po’ cammini sul sentiero e un po’ nel fiume. Molto, nel fiume, e l’acqua ad un certo punto arriva all’ombelico.

L’avventura è interessante, loro erano equipaggiati con le scarpine da scoglio, le caviglie ricorderanno il letto del fiume pieno di sassi scivolosi, il terrore di bagnare la macchina fotografica o il telefono cascando in acqua.

lunedì 11 agosto 2025

QUEL PRIMO INCONTRO INCREDIBILE - RACCONTO DI VIAGGIO

Tra i parchi che la big family visita, uno piuttosto celebre si chiama Zion. Pare essere parecchio gettonato sulle mappe di viaggio di molti, e infatti appare piuttosto affollato. Solo che la big family ci arriva dall’entrata secondaria, e lo spettacolo di quelle prime pietre rosse, inaspettate, dietro ogni curva, resterà tra i ricordi indelebili di questo viaggio.

Arrivano all’inizio di un sentiero che li porta alle ‘piscine di smeraldo’, che sono tre ad altezze diverse. Nella realtà il sentiero è piacevole, le piscine di smeraldo si rivelano più che altro pozze fangosette. 

La microba ne raggiunge una, decide che le altre non valgono lo sforzo e torna alla partenza del sentiero a fare amicizia con i cinque tacchini che vivono lì.

Possiamo parlare di avvistamento di fauna selvatica?

domenica 10 agosto 2025

ZEBRA, CHI LA VEDE E CHI NO - RACCONTO DI VIAGGIO

Meta di oggi della compagine americana, un canyon dal nome suggestivo: zebra, molti lo conosceranno perché è un popolare salvaschermo degli odierni pc, con quelle pietre striate suggestive del no e.

Per arrivarci prima si guida, poi si guida su strade sterrate, poi si cammina. Si dovrebbe camminare molto e sotto un sole che non perdona. Un sinistro caveat campeggia all’inizio del sentiero: avete almeno quattro litri di acqua a persona? No? Allora tornate indietro.

I noicinque, in attuale formazione NoiTre allargati, hanno si e no mezzo litro d’acqua a testa. Il sentiero sembra facile, in piano, lo Zebra Canyon alcuni chilometri più in là. Nel frattempo la microba ha le placche in gola, la febbre e il provvidenziale antibiotico della sempre effcientissima Anri. Poi le scarpe di XX hanno entrambe le suole che si scollano, insieme ad una terza scarpa microba.

Si decide, saggiamente e con la fatica della rinuncia, di tornare indietro, la temperatura è parecchio salita, il sole acceca e l’acqua è sempre più calda e sempre di meno. Gli occhi si sono comunque riempiti di meraviglia di rocce incredibili, scorci e scenari difficili anche da immaginare.

Le tre scarpe rotte devono essere rimpiazzate, a circa un’ora di strada trovano la metropoli di Escalante, seicento anime, il migliore caffè dello Utah e negozi che dietro l’insegna della pizzeria ti vendono l’attrezzatura tecnica per camminare, comprese le scarpe da montagna.

Si traducono le taglie dei piedi, si cercano nei due negozi (ops, pizzerie!) dirimpetto e i quattro piedi trovano nuove peduline. L’ipostesi del crash contemporaneo delle tre suole è l’alta temperatura. Nel giro di dieci minuti, le scarpe si sono smontate con la suola di gomma cascante sotto il piede ad ogni passo.

Nel gustare il caffè più buono dello stato, una chiacchiera tira l’altra e vengono indirizzati ad una strada panoramica, che in effetti regala panorami inattesi e magnifici.

Nel frattempo, la cucciola grande pubblica stories delle sue zebre, quelle viste davvero, a mucchi.

sabato 9 agosto 2025

QUEL PRIMO, INDIMENTICABILE SCORCIO - RACCONTO DI VIAGGIO

La Bronco-Blu si guida bene, li porta con dolcezza verso la prima vera meta, lo spettacolare Bryce Canyon, nello stato dello Utah.

Per arrivarci la strada sale e scende e curva attorno a formazioni rocciose che sembrano finte, di rocce di mille colori, dal rosso mattone al colore vinaccia. Ci sono pinnacoli che sembrano sfidare le leggi di Newton, e all’arrivo al canton la vista che si apre è uno spettacolo di migliaia di questi gioielli, baciati dalla calda luce del tramonto. Molte le foto, nel tentatitivo di imprimere il ricordo indelebile di questa emozione.

venerdì 8 agosto 2025

NELLO STESSO ISTANTE ACCADE CHE…

Da una parte del mondo quanlcuna assaggia le ostriche per la prima volta.

Nello stesso istante, un po’ (parecchio) più a sud, quancuna va su un fiume in canoa perché gli ippopotami non si sono fatti sentire.

Nello stesso istante, a in oceano e un quasi continente di distanza, qualcuna si spolverava di meraviglia gli occhi con gli hoodos dei canyon più spettacolari.

giovedì 7 agosto 2025

LA BONCO-BLU E ALTRE COSE - RACCONTO DI VIAGGIO

L’avevano prenotata in un lungo pomeriggio domenicale, l’auto a noleggio. Confrontando siti, quelli locali, quelli internazionali, gli sconti con le linee aeree, in cambio con i dollari. Cercando la garanzia di quattro ruote motrici (e non soltanto ‘o equivalente’), e quindi sfrugugliando le caratteristiche delle auto sui siti di costruzione e allora via di Ford, eccetera, scoprono la la jeep wrangler esiste solo 4x4. Allora chiediamo quella e siamo sicuri.

Invece arrivano nella notte americana al sito delle auto a noleggio, al cuginone FFF assicurano la jeep desiderata e loro una ‘equivalente’, che in foto sembrava orrenda. Comunque, quattro ruote motrici.

E invece la Bronco-Blu (l’auto si chiama bronco ed è di un colore blu brillante) si rivela essre una jeep magnifica. Anche il nome, a dirlo un po’ di volte, ‘Bronco-Blu’, alla fine ci si abitua e fa simpatia.

mercoledì 6 agosto 2025

CHE COSA ESCE DAL CAPPELLO

L’estate Noicinque si presenta logisticamente complessa. Non soltanto per i voli cancellati e ripresi della cucciola grande in destinazioni inconsuete, ma anche per i mille spostamenti in località più prossime ma non necessariamente più facilmente raggiungibili della cucciola di mezzo.

Ci sentiamo, lei ha dei voli da prendere per la Puglia per fine mese (e siamo già in un anticipo incredibile rispetto alle consuete tabelle di marcia tipo ‘vorrei un volo per il pomeriggio, vorrei un treno per domattina’).

Si cercano voli in multimode: la cucciola dall’ipad intanto che sta in videochiamata con casa base, XX dal pc, YY da un altro pc. Trovano alcuni voli low cost, cui arriungere 140 euro di bagaglio a mano. ‘Ma scusa, non lo possiamo imbarcare?’ ‘Imbarcarlo costa 240 euro.’ ‘Vabbè, lo metto su vinted, lo copra lui che è a Gallipoli. La spedizione costa tre euro.’

Come dire, le soluzioni alternative.

Alla fine nessuna low cost e nemmeno spedizioni forzose, ma un volo da linate che da qualche garanzia in più. Speriamo, vista la stagione degli spostamenti aerei..

E poi c’è il treno da prendere per Lecce e poi chissà cos’altro…

lunedì 4 agosto 2025

‘ASSEGNATO’

Una parola magica, in una colonna precisa accanto alla fila di numeri di un codice, in un tabellone di migliaia di righe.

La parolina magica ha un significato profondo: la cucciola di mezzo è entrata all’università che voleva. I corsi sono in italiano e non in inglese, ma sembra che le possibilità di ‘internazionalizzare’ il percorso siano numerose e succose.

Segue iscrizione in videocall, a distanza, dal mare, senza wifi. 

Che dire, se è semplice non ci piace.

Intanto si festeggia!

domenica 3 agosto 2025

STORIE DAL BUSH

‘E quindi? Che cosa avete fatto oggi? Di nuovo il bagno con i cavalli? Spostato le mucche?’ 

‘Tutt’e due.’

Nella conversazione si scopre che questa volta lei, la cucciola grande, il bagno l’ha fatto su un cavallo che non l’aveva mai fatto se non per la prima volta due giorni fa. Si chiama Heenese, e quando non tocca più in acqua cerca di saltare.

Apposto.

‘E poi abbiamo anche spostato le mucche, ma ne abbiamo perse quattro.’

‘In che senso, avete perso quattro mucche?’

‘Eh, due si sono staccate e si sono messe a correre fortissimo e altre due le hanno seguite.’

‘E poi? Le avete lasciate ai leopardi?’

‘Nooo, ma figurati! Poi il capo del ranch è andato a cercarle.’

‘E le ha trovate? Meno male. E ora?’

‘Ora aspetto gli altri per attraversare il giardino che ci serve la torcia potente come il radiofaro della Morte Nera (cit. Star Wars) per non andare vicino agli ippopotami.’

Apposto.

venerdì 1 agosto 2025

A MOLLO

‘Oggi abbiamo fatto il bagno con i cavalli.’

‘Ma in che senso? Cioè come con le tartarughe e nuotavate insieme oppure tu stavi in groppa?’

‘Ma va, certo che stavo in groppa.’

‘Ma…e gli ippopotami?’

‘Quelli li abbiamo in giardino.’

Segue foto di cavallo a mollo con cucciola grande sopra.

Apposto.

MEGLIO NON CHIEDERE

La cucciola di mezzo si gode la patente e qualche tragitto nel traffico leggero di inizio agosto; quando torna, in realtà, la macchina la deve parcheggiare nel box. In un box al piano meno due, con belle rampe strette e circolari. Sfodera il suo coraggio e si avventura nei garage (di cui peraltro non aveva presente il portone, l’indirizzo, il telecomando…)

Torna dopo un tempo lungo, fradicia dalla pioggia che nel frattempo ha scelto di cadere a catinelle. ‘Hai parcheggiato bene?’

‘Più o meno, ho toccato da tutte le parti.’

Apposto.