Oggi è il giorno del giro del mondo. Da ieri, infatti, la cucciola grande salta su quattro voli, di cui due intercontinentali, recuperando bagagli e passando all’immigration di tre paesi e cerca di raggiungere il resto della famiglia.
Vista l’andata, XX è quel filo preoccupata. Lei, la cucciola, comunica nel suo stile consueto, quello cdi chi la sintesi l’ha inventata. Quindi nel telefono di XX si accumulano messaggi del tipo ‘in aeroporto’, ‘fatto check in’, ‘sono al gate’, ‘atterrata’, intervallati da minivideo del nastro delle valigie vuoto (messaggio misleading. Vorrà dire ‘in attesa del bagaglio’ oppure ‘ perso bagaglio’, nel migliore stile cucciolo?).
Intanto il resto di big family avrebbe avuto una bella gita in programma al Grand Canyon, solo che la sponda accessibile per la distanza non era più accessibile a causa di un incendio molto esteso che ha danneggiato parecchie cose.
XX, YY e microba si avviano verso l’aeroporto finale della cucciola, passando per uno state park che contiene il lago Mead. Sperano di goderselo, in realtà il clima inospitale (temperature di 48 gradi, vento caldo che sembra di stare in un forno ventilato che sta cuocendo la pasta frolla) rende impossibile stare fuori più di un minuto; si scopre che c’è in effetti un lago e ci si può fare il bagno, rsistendo quella manciata di secondi per arrivare all’acqua. Il lago è enorme, sembra un po’ uno scenario post-apocalittico, non si vede un elemento antropico su tutta la costa dell’enorme bacino.
Dopo una nuotata, il tempo di arrivare alla macchina e i noitre sono già asciutti come dentro un’asciugatrice, ma più al caldo.
Si accorgono che il parabrezza è crepato, la crepa sembra diventare più lunga, decidono di anticipare la tratta verso l’aeroporto e mostrare il parabrezza al noleggio auto. La signora non fa una piega, chiede loro di aspettare dieci minuti e si presenta con una nuova auto, la Silver Jeeper, una bella jeep argento che rende la Bronco-Blu un piccolo rimpianto.
Parcheggiano, monitorano il volo della cucciola che sembra addirittura in anticipo, campeggiano al ritiro bagagli (curiosamente, negli aeroporti americani il pubblico ha accesso al ritiro delle valigie). Nel frattempo arrivano i messaggi stile cucciolo del tipo ‘atterrata’, ‘ora arrivo’.
Si manifesta poco dopo al nastro giusto, la sua valigia azzurra già li, due trecce bellissime e lunghe lunghe come lei. Lei, con il mondo nel cuore.