‘Prontooo, ciao cucciola di mezzo. Allora tu domani passi da casa?’
‘Eh, si, arrivo verso le quattro del pomeriggio all’aeroporto, passo da casa e poi vado da Z, dormo da lei e poi partiamo per Vienna.’
‘Bello, allora quando passi da casa mi guardi i fiori? (Un mazzo enorme appeso a seccare appena prima della partenza alla poltrona sospesa di XX, ndr) e anche la pianta carnivora. Le devi dare l’acqua distillata, nel piattino di sotto.’
‘Quella del frigo?’
‘No, quella del ferro da stiro.’
‘Ah, ok.’
Voce fuori campo da cucciola grande: ‘Ma dai, che bello, hai una pianta carnivora! E cosa mangia? Le mosche?’
‘No, le mosche sono troppo grosse. Io le do le zanzare.’
Come se fossero le crocchette del gatto.
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