martedì 19 agosto 2025

A DAY ON THE ROAD - RACCONTO DI VIAGGIO

Un giorno di trasferimento con otto ore di guida può diventare molto lungo, e anche molto bello. La big family si lascia alle spalle i canyon e gli archi e i mesa e gli hoodos dello Utah e punta verso nord alla volta degli stati dell’Idaho e Wyoming.

Sulla via, per interrompere i paesaggi del deserto dello Utah, si fermano a Salt Lake City: l’autostrada si fa affollata e larghissima, si vedono in lontananza grattacieli di vetro. Il primo obiettivo è il tempio mormone, quella enorme costruzione bianca che svetta nel centro della città e che rappresenta casa per la chiesa dei santi dell’ultimo giorno, il nome completo di questo credo. La costruzione si intuisce enorme dietro i ponteggi coperti, gentili volontarie da tutto il mondo spiegano che il tempio è in ristrutturazione e non si può visitare, ma tutto il resto si. La religione è giovane, ha meno di due secoli: verso il 1830 tale Jospeh Smith, pioniere tra i pionieri, dichiarava che aveva ricevuto una rivelazione, il libro di Mormon, scritto in una lingua sconosciuta che definiva egiziano antico, che definiva precetti e dogmi sulla base delle tavole d’oro di Dio, che però non mostra a nessuno. Oggi i mormoni sono quasi di venti milioni in tutto il mondo, molti nello Utah, ma le volontarie all’accoglienza del tempio arrivano da ovunque: india, Brasile, Grecia, Regno Unito.

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