sabato 6 agosto 2011

I VOLUMI...E ALTRO

Tutto il volume di bagagli previsto, costituito di borse e borsine, zaini, tappetino di yoga, hanno trovato insperatamente posto nel capiente bagagliaio dell'auto Noicinque. Come previsto, anche due bici equipaggiate per cinque sono state fissate sul tetto, al secondo piano del trasporto merci. Ad un certo punto del percorso, proprio quando le curve si fanno più fitte e intense, XX e YY sentono un rumore sordo provenire dal tetto, e YY scorge nello specchietto una sagoma di ruota di bici che non dovrebbe essere affatto visibile. Rallentano ai limiti del consentito con tutte le frecce accese e si fermano nel primo spiazzo disponibile. Indossano un giubbotto arancione e uno giallo, entrambi parecchio visibili, e scendono per valutare i danni. Le bici si sono impennate (sì, IMPENNATE), la barra anteriore è completamente sollevata e la struttura di una delle due bici completamente ritorta. XX immagina scenari di viaggi di andata e ritorno con macchina piena, poi con macchina vuota, poi con una bici, poi di nuovo una seconda bici per le 36 ore successive. Lo scenario di YY prevede invece un carro attrezzi che traini non auto in panne ma bici impennate. A dispetto delle aspettative, valutata la situazione decidono in realtà di riprovare a ritorcere la struttura, fissare di nuovo la barra (usando tutti i materiali possibili, mancava soltanto l'elastico delle mutande!) e di percorrere la strada rimanente con molta, molta cautela. Giungono con successo a destinazone, a questo punto felici e leggeri, anche se entrambi ricordano viaggi per le vacanze colorati da minori apprensioni. In tutta l'avventura, tra un'invenzione e l'altra la microcucciola, a quel punto naturalmente svegliatasi per il trambusto, è stata rigorosamente lasciata legata sul seggiolino e sedata con non pervenuta quantità di caramelle.
Da domani si farà buon uso delle bici, che tutti sperano essere diventate più mansuete. Evviva il mare.